
Marketing digitale per le elezioni politiche 2022, il workshop di FMC

22 Agosto 2022
Il marketing digitale avrà un ruolo non secondario nel voto del 25 settembre. Oggi uno degli aspetti più avanzati delle campagne elettorali online è il pay advertising. Fatto con gli strumenti web e social. Vecchie ma ancora utili newsletter, pagine facebook, canali youtube, seo avanzata per la organica su Google.
La spinta del pay advertising
Questo tipo di campagne può essere pubblicizzato e targettizzato con cura (geotag, comportamenti, interessi, età , sesso, eccetera). Diventando quindi un ottimo veicolo di comunicazione politica per i candidati alle prossime elezioni. Anche perché sulla spinta dell’advertising il messaggio può viralizzarsi attraverso singoli influencer, gruppi social, le comunità , allargando il suo raggio (senza aumentarne il costo di servizio). Ovviamente a condire questa strategia c’è la stampa online, su motori di ricerca molto forti come traffico, per esempio Google News. Insieme alla banneristica, i contenuti redazionali.
Awareness e mobilitazione digitale
La gestione di una campagna marketing digitale attraverso il pay advertising ha due obiettivi di fondo. Il primo è simile alla tradizionale idea di cartellonistica: riesco a far passare il ‘santino elettorale’ sul maggior numero di bacheche possibili. Spingo sulle interazioni per costruire la awareness del candidato. Oppure forme più avanzate di mobilitazione digitale. Dove l’interazione tende a trasformarsi in ‘buzz’, dialogo. E successivamente nella creazione diretta del rapporto tra eletto ed elettore. Questa seconda forma di comunicazione social si integra quindi ad altre attività ABM rivolte verso stakeholders, opinion maker, reti di contatti che se coinvolte possono rafforzare la autorevolezza del politico online.
Insieme allo strategist e ai social media manager del candidato lavorano quindi altre figure, veri e proprio account, una volta li avremmo definiti militanti, simpatizzanti, che coordinano e implementano i processi di mobilitazione digitale. Tutto questo considerando che il contenuto, nel caso specifico il tono, le idee, il programma politico del candidato e la sua capacità di imporsi nelle discussioni online, resta ‘the king’. Un po’ appannato, ma è ancora così.
Il workshop di Fondazione Magna Carta
Il Corso spin politico e marketing digitale di Fondazione Magna Carta, il nostro Editore, approfondisce i diversi aspetti della comunicazione politica e del marketing politico digitale, sia ‘grassroots’ che svolto attraverso il pay advertising. Il Corso si svolgerà a settembre, il 3 e il 4, in remoto, utilizzando la piattaforma zoom. E’ sufficiente visitare il sito della fondazione per ricevere più informazioni sul corso e iscriversi.