
Microsoft: “Dall’inizio della guerra Paesi Nato subiscono cyberattacchi”

05 Novembre 2022
Il Microsoft Digital Defense Report 2022 non lascia spazio ad interpretazioni. Nel corso di quest’anno, infatti, i cyberattacchi nation-state, ovvero quelli che preso di mira infrastrutture critiche, sono saliti dal 20% al 40% rispetto al totale.
L’inizio della guerra tra Russia e Ucraina ha sicuramente contribuito al cambio di scenario. Il 90% degli attacchi scagliati dai russi era destinato ai Paesi Nato. In particolare, il 48% di tali attacchi erano rivolti ad aziende informatiche. Anche Corea del Nord e Cina hanno intensificato le proprie offensive sulla cybersecurity, soprattutto verso gli Stati Uniti. Le crescenti attività di cybercrime iraniano, invece, avevano come obiettivo Israele.
“Microsoft è da sempre impegnata sul fronte Sicurezza: ad oggi abbiamo bloccato 37 miliardi di minacce via mail e 34,7 miliardi di minacce all’identità, nonché rimosso oltre 10.000 domini usati da cybercriminali e 600 da attori nation-state”, ha dichiarato Carlo Mauceli, National Digital Officer di Microsoft Italia. “Oggi gli attacchi non sono più solo rivolti al singolo cittadino o alle aziende bensì allo stesso tessuto sociale ed economico. Per questa ragione – ha spiegato – cerchiamo di investire il più possibile in risorse umane e non, e per questo investiamo per promuovere ambienti informatici sicuri per ogni azienda e per ogni persona. Considerando la gravità della minaccia nell’attuale scenario in cui dimensione fisica e digitale si compenetrano, è importante ricordare che tutti noi abbiamo il potere di agire per proteggere noi stessi, le nostre organizzazioni e il nostro Paese contro i rischi cyber”, ha concluso Mauceli.