Moacasa 2022, Italia superpotenza dei mobili ma pesa il caro materie prime

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Moacasa 2022, Italia superpotenza dei mobili ma pesa il caro materie prime

Moacasa 2022, Italia superpotenza dei mobili ma pesa il caro materie prime

29 Settembre 2022

Comincerà il 29 ottobre alla Fiera di Roma la nuova edizione di Moacasa che, fino al 6 novembre, vedrà in mostra le migliori soluzioni di arredo e mobili made in Italy.

Funzionalità, innovazione, design e artigianalità sono gli elementi centrali della rassegna, che si conferma uno degli appuntamenti più interessanti nel settore arredo. 

Presenti alla rassegna circa 150 espositori. Non solo aziende mobiliere ma anche il meglio dell’artigianato di alta qualità del territorio, negli stand di Regione Lazio, Camera di commercio di Roma, Unioncamere e Cna. 

Il concept espositivo della manifestazione, realizzata dalla società cooperativa Moa, rappresenta un percorso libero tra gli stand per conoscere da vicino mobili, soluzioni, arredi e nuove idee di design

Due i padiglioni della Fiera di Roma allestiti per Moacasa 2022, uno dedicato ad arredamento e soluzioni per la cucina e l’altro a outdoor, ristrutturazione, artigianato, un viaggio nelle novità e tendenze dell’abitare, con proposte per zona giorno, zona notte, cucina, bagno, infissi, arredo da esterni e prodotti artigianali. 

Per il sistema produttivo italiano, il settore dei mobili rappresenta uno dei più importanti fattori di eccellenza. E’ strettamente connesso all’artigianato, al design, al bello del made in Italy. 

L’Italia è secondo paese produttore di mobili dell’Unione europea a 27 con un valore della produzione che nel 2020 è di 20,5 miliardi di euro, dietro a Germania con 21,3 miliardi e davanti a Polonia con 11,3 miliardi, Francia con 5,8 miliardi e Spagna con 5,5 miliardi. 

Secondo dati Confartigianato, il settore del legno e mobili si è rivelato particolarmente resiliente nel corso della pandemia, grazie all’apporto di 37 mila micro e piccole imprese con meno di 50 addetti, nelle quali sono occupati 153 mila addetti, il 98,7% delle imprese del settore ed il 71,7% dei rispettivi addetti. In questo contesto, spicca la vocazione artigiana: sono 28 mila le imprese artigiane del comparto, praticamente i tre quarti del totale (76,2%) e i loro 86 mila addetti sono il 40,4%% dell’occupazione del settore. 

Fondamentale anche la proiezione internazionale dei prodotti di qualità made in Italy. I mobili rappresentano un prodotto chiave del marchio Italia nel mondo, con esportazioni che valgono 11,5 miliardi di euro (ultimi dodici mesi a febbraio 2022). Nei primi tre mesi del 2022 le vendite di mobili italiani sui mercati esteri salgono del 20,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel primo bimestre del 2022 l’Italia, con un aumento tendenziale dell’export del 19,9%, fa addirittura meglio di grandi produttori come Polonia (+14,1%) e Germania (+4,6%).

Il futuro è vicino e le sfide concrete. Per le aziende del settore mobili le tensioni sono legate a quanto sta già vivendo tutto il sistema produttivo italiano: costi che aumentano per il caro energia, scarsità di materie prime, ma anche difficoltà nel reperimento di operai specializzati.