Nell’era digitale cambia anche il concetto di welfare aziendale

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Nell’era digitale cambia anche il concetto di welfare aziendale

Nell’era digitale cambia anche il concetto di welfare aziendale

19 Agosto 2023

Gli incessanti cambiamenti del mondo del lavoro provocati dal combinato disposto tra effetti a lungo termine della pandemia da Covid 19, progresso tecnologico e nuovi scenari come l’AI e l’automazione, fanno evolvere il concetto di welfare aziendale. Oggi le imprese si trovano davanti alla sfida di prendersi cura del benessere dei dipendenti in modo olistico: non solo benefici finanziari ma un solido sostegno alla salute psichica e fisica dei dipendenti, che vuol dire crescita personale e percorsi di riqualificazione. Insomma, solo adattando le iniziative di welfare interno alle esigenze della nostra epoca, le aziende possono creare team resilienti e capaci di affrontare il cambiamento in atto, cogliendone le opportunità.

La pandemia da Covid 19 per esempio ha incrementato il lavoro a distanza e la trasformazione tecnologica, con l’incombere della AI e dell’automazione mette i lavoratori davanti a sfide inedite per il loro benessere. Se da una parte c’è stata una normalizzazione dell’idea di lavoro a distanza, occorre tenere conto nello stesso tempo di come i confini tra vita personale e professionale si stanno confondendo, dopo che per decenni i lavoratori e i sindacati si erano battuti per trovare un equilibrio tra lavoro in azienda e tempo libero a a casa. L’innovazione tecnologica può certamente accelerare i processi lavorativi ma il rischio è di aumentare sentimenti di isolamento e solitudine legati alla digitalizzazione estrema del lavoro. Che ne sarà della salute mentale dei dipendenti?

Per questo motivo, il concetto di welfare aziendale è destinato a evolvere, passando dalla semplice erogazione di benefit finanziari a una vera, costante attenzione al benessere del lavoratore, riconoscendo che la salute fisica e mentale dei dipendenti è intrinsecamente legata alle loro prestazioni e quindi alla crescita e al successo di una azienda. Iniziative di supporto alla salute mentale, servizi di consulenza e  programmi di gestione dello stress vanno in questa direzione. Man mano che i confini tra le mansioni svolte dall’uomo e quelle svolte dalle macchine si assottigliano, anche il concetto di sicurezza del lavoro assume nuove dimensioni.

La consapevolezza che le competenze possono diventare obsolete può generare nei lavoratori un senso di urgenza, nella convinzione, che è anche una preoccupazione, di sentirsi obbligati a reinventarsi periodicamente. Le aziende dovrebbero responsabilmente cogliere i tratti positivi di questi fenomeni, offrendo opportunità di aggiornamento, programmi di riqualificazione e opportunità di apprendimento continuo. Allo stesso modo, il benessere aziendale deve estendersi garantendo un ambiente di lavoro adatto alla crescita, flessibile, che consenta ai lavoratori di restare competitivi in un panorama lavorativo in continua evoluzione. Il dibattito su automazione e avvento dell’intelligenza artificiale non può soltanto sollevare preoccupazioni sulla potenziale disumanizzazione del lavoro, vanno colti al contrario i punti di forza del cambiamento, per esempio in termini di operosità ed efficienza.

Certo il fatto di sentirsi più soli al lavoro, come risultato della interazione sempre maggiore con le macchine, è una preoccupazione reale. La solitudine è correlata a tassi più elevati di depressione e altri rischi per la salute. Ancora una volta, dunque, il welfare aziendale può tendere a creare un maggior senso di comunità all’interno dei team, favorendo i legami umani anche in un ambiente guidato dalla tecnologia. I benefit finanziari, d’altra pare, non vanno certo abbandonati del tutto: iniziative come gli anticipi di stipendio possono fornire ai dipendenti una rete di sicurezza nei momenti di incertezza. Con un sostegno finanziario mirato e tangibile, le aziende possono alleviare lo stress e contribuire al benessere generale dei dipendenti. Adattando le iniziative di welfare aziendale alle esigenze dell’era digitale, in conclusione, le imprese saranno in grado di creare gruppi di lavoro resilienti e capaci di affrontare le sfide e le opportunità dei moderni luoghi di lavoro.