
Patricelli Malizia (IAMA Therapeutics): “Il farmaceutico deve innovare e internazionalizzare”

13 Dicembre 2022
L’unica realtà attiva in Italia nel settore della ricerca farmaceutica rivolta alle malattie orfane in campo neurologico si chiama IAMA Therapeutics. Un caso di “salto” dal mondo della ricerca, nel quale il progetto è nato, a quello dell’impresa innovativa, avvenuto con successo.
“IAMA Therapeutics – spiega Andrea Patricelli Malizia, ceo dell’azienda e recentemente premiato da Forbes tra i 15 top manager italiani più innovativi e di successo dell’anno – nasce dal contributo scientifico dei team di ricerca guidati da Laura Cancedda e Marco De Vivo presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). I lavori si sono focalizzati sulla creazione di molecole che potessero poi diventare candidati farmaci. Nel 2021 il progetto ha trovato l’interesse, con un forte riscontro positivo di due fondi di investimento da cui è nata IAMA Therapeutics”.
Il settore farmaceutico e delle scienze della vita ha una forte connotazione innovativa e costituisce da sempre una dimensione privilegiata per il networking virtuoso tra il sistema della ricerca e quello imprenditoriale. “Anche IAMA Therapeutics – sottolinea Patricelli Malizia – vive questo orizzonte. Siamo immersi in un ambito che è di per sé emblema di innovazione, basti pensare a quanto avvenuto con la pandemia e i vaccini. Negli ultimi dieci anni, l’avvento di nuove tecnologie ha ribaltato vecchi paradigmi e ha modificato processi e prospettive”.
“IAMA – prosegue – è attiva nell’ambito delle small molecules. Si tratta di molecole semplici ma problematiche. Basti pensare che solo il 6% di quanto ideato in laboratorio diventa effettivamente farmaco. Noi puntiamo a migliorare il processo a monte, nella fase di disegno delle molecole, in modo da favorire l’innovazione e di conseguenza il successo nel processo approvativo”.
Le potenzialità di IAMA-6
Il progetto di punta di IAMA Therapeutics oggi è IAMA-6, una nuova molecola inizialmente sviluppata per soggetti con disturbi dello spettro autistico.
“Grazie al lavoro di ricerca abbiamo scoperto – spiega il ceo di IAMA – altri tipi di applicazione della molecola nel settore del neurosviluppo, un ambito nel quale molti disordini e patologie non hanno una cura specifica ed efficace. In particolare IAMA-6 ha rivelato notevoli potenzialità per il trattamento dell’epilessia refrattaria, ovvero quella forma resistente agli attuali farmaci antiepilettici”.
Innovazione e futuro. I fondi e i progetti previsti nell’ambito del Pnrr rappresentano un’occasione unica per il settore della salute e delle scienze della vita ma, secondo Patricelli Malizia, “quello che stimola l’innovazione è, da un lato, mettere insieme discipline diverse, dall’altro internazionalizzare”.
“Abbiamo bisogno – sottolinea – di sostenere gli investimenti ma, in egual misura, per diventare sempre più competitivi, serve creare uno scenario che favorisca la crescita”.
“Creare sinergie tra realtà diverse, materie complementari, e avviare progetti di apertura internazionale nel settore farmaceutico oggi è vitale tanto per le microimprese come IAMA quanto per i grandi player del settore”, conclude Patricelli Malizia.