Per una IA responsabile, l’evento della Fondazione Magna Carta

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Per una IA responsabile, l’evento della Fondazione Magna Carta

Per una IA responsabile, l’evento della Fondazione Magna Carta

17 Novembre 2024

Ieri la Fondazione Magna Carta ha ospitato un appuntamento imperdibile per chi si interroga sul rapporto tra etica e intelligenza artificiale. La nuova edizione degli incontri “A Cesare e a Dio”, che si sono svolti all’Hotel Bernini di Roma, aveva un titolo evocativo: “L’intelligenza di Dio, l’intelligenza dell’uomo. Compatibilità ideali e compatibilità politiche in Europa”.

Quali sono i limiti etici che dobbiamo porre alle tecnologie emergenti? Dal supercomputer HAL 9000 di Kubrick, simbolo della paura dell’uomo verso la macchina, alle riflessioni di Papa Francesco al G7 di Borgo Egnazia sull’autonomia delle IA e i rischi legati a tecnologie non controllabili, l’intelligenza artificiale negli ultimi anni ha aperto grandi sfide sociali e culturali.

Per un uso etico della intelligenza artificiale

“La velocità del progresso tecnologico e la potenza della IA richiedono una riflessione sui limiti etici necessari per guidare il cambiamento in atto. Dignità, integrità dell’umano, trasparenza, privacy e responsabilità sono principi essenziali per ridurre i rischi di potenziali abusi,” ha affermato il presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, nei suoi indirizzi di saluto. Quagliariello ha ricordato che nel corso delle ricerche condotte da Magna Carta con Microsoft Italia è scaturita una comune visione di un nuovo “umanesimo digitale”, in cui “l’uomo resta tale anche nell’epoca della trasformazione tecnologica.

“In un momento in cui stiamo trasformando il modo con cui eseguiamo i processi all’interno della nostra società,” dice Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, “e nel momento in cui la intelligenza artificiale cambia il nostro modo di fare le cose, chi controlla o controllerà questo tipo di risorse controllerà anche il modo con cui avverranno i diversi processi – da quelli industriali a quelli democratici. Non si tratta di aver paura, bensì di ‘mettere a terra’ dei guard rail che addomestichino questa macchina per una nuova stagione del nostro esistere”.

Microsoft agli Incontri della Fondazione Magna Carta

“In un’epoca in cui la tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno rapidamente trasformando il nostro mondo, è fondamentale riflettere su come queste innovazioni possano essere integrate in modo etico e responsabile,” spiega Pier Luigi Dal Pino, Senior Regional Director Government Affairs Western Europe di Microsoft. “E’ prioritario tenere al centro l’essere umano e considerare la tecnologia AI al suo servizio senza che tale tecnologia sostituisca, crei discriminazioni e ancor peggio lasci alcuno escluso”.

“Microsoft è impegnata a promuovere un uso responsabile della tecnologia che rispetti i valori umani e contribuisca al benessere della società. Il progetto di gemello digitale della Basilica di San Pietro lanciato lo scorso 11 novembre è la prova tangibile di come il dialogo tra la fede, le persone , la scienza e la tecnologia sia indispensabile, ma anche quanto possa   contribuire a rispondere ad alcune sfide e opportunità del nostro tempo, come ad esempio la conservazione del patrimonio culturale e l’ inclusione”, ha aggiunto Dal Pino. “Ringraziamo la Fondazione Magna Carta per questa opportunità di dialogo e riflessione e siamo certi che questo evento contribuirà a una maggiore comprensione e armonizzazione tra sviluppo tecnologico e visione etica.”

La discussione ha sollevato una serie di interrogativi: la difesa dell’umano ha lo stesso valore per credenti e non credenti? Le normative, come l’AI Act europeo, sono sufficienti per garantire un uso etico dell’IA? Qual è il ruolo dell’educazione nel formare cittadini critici e consapevoli? Tutte questioni a cui, in diversi modi, gli ospiti intervenuti hanno dato risposta.

Gli incontri “A Cesare A Dio” della Fondazione Magna Carta

Gli incontri “A Cesare e a Dio” sono uno spazio unico per il dialogo tra credenti e non credenti su temi cruciali per la nostra epoca. Un format avviato oltre vent’anni fa dalla Fondazione Magna Carta. Nel corso dell’evento, è intervenuto anche Johannes de Jong, Direttore della Fondazione Sallux, partner della Fondazione Magna Carta. La conduzione è stata affidata alla giornalista e conduttrice TV Barbara Carfagna.