Progetto Fuoco torna a scaldare Verona

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Progetto Fuoco torna a scaldare Verona

Progetto Fuoco torna a scaldare Verona

08 Maggio 2022

Dopo il Covid le fiere in tutta Italia stanno ripartendo con grande partecipazione, Progetto Fuoco non fa eccezione. Dal 4 al 7 maggio si è tenuto a Verona il più importante evento mondiale dedicato al riscaldamento a biomassa, promosso da Piemmeti.

I numeri del settore

In termini di pubblico e operatori, Progetto Fuoco è tornato ai livelli pre-Covid. Le presenze sono addirittura raddoppiate rispetto al 2020. Sono stati circa 800 brand, con ben 32% di operatori provenienti dall’estero. Questo dato è in lieve flessione, ma bisogna considerare che il 6% degli operatori esteri veniva da Russia e Ucraina.

In Italia questo settore è fiorente, si parla di un giro di affari 4 miliardi che coinvolge 14mila aziende. Il grande ritorno d’interesse verso il riscaldamento a legna e a pellet, inoltre, contribuisce in modo positivo.

Le parole di Raul Barbieri (Piemmeti)

Raul Barbieri, il direttore generale di Piemmeti spa, partecipata di Veronafiere SpA specializzata nella promozione ed organizzazione di eventi tecnici business to business.

“In questi giorni abbiamo respirato grande fiducia da parte di operatori ed espositori – ha esordito Barbieri -. Da parte nostra la soddisfazione è tanta, perché siamo di fronte ad un risultato per nulla scontato -. Dopo due anni difficili segnati dalla pandemia torniamo ai livelli del 2020. Il settore del riscaldamento a biomassa, così come Progetto Fuoco che ne è punto di riferimento mondiale, sono in buona salute. Abbiamo lavorato seriamente insieme a tutti i partner coinvolti, che ringrazio, – ha concluso – e i risultati si sono visti”.

Innovazione e sostenibilità ambientale

L’edizione 2022 di Progetto Fuoco ha unito tradizione e futuro. Così le stufe, i caminetti, le caldaie e persino e le cucine a legna e pellet hanno incontrato l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale. Non è un caso che, insieme alle grandi imprese del comparto, siano stati presenti giovani innovatori e startup, ospitate nell’interno dell’Innovation Village, una “future showroom” con le migliori startup italiane.

Alla fiera si è svolto anche un hackathon che ha coinvolto trenta studenti e startupper per reinventare il mondo delle stufe e del barbecue.

Ager oliva, la startup di Pistoia esempio nel mondo

Ager Oliva ha vinto la seconda edizione di “Give Me Fire – Progetto Fuoco Startup Award”, la challenge promossa da Progetto Fuoco, Blum e Aiel. L’obiettivo che si pone è salvare i 4 milioni di ulivi abbandonati in Toscana attraverso adozioni a distanza da parte di privati e aziende. In questo modo, la startup pistoiese vuole assicurare la salvaguardia della biodiversità, il rispetto dell’ambiente, il recupero di territorio ed evitare il rischio idrogeologico. Realtà come questa permettono di avere uno sguardo positivo verso la transizione ecologica che non è certo una passeggiata di salute.