Pupi Avati ci spiega perché i creativi non hanno paura dell’AI

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Pupi Avati ci spiega perché i creativi non hanno paura dell’AI

Pupi Avati ci spiega perché i creativi non hanno paura dell’AI

09 Luglio 2023

Il regista Pupi Avati è convinto che l’intelligenza artificiale non deve far paura ai creativi. “Le persone veramente creative non devono avere nessuna paura, perché sanno che la creatività la devono al dolore, al senso di inadeguatezza, alla vulnerabilità, tutte cose che l’intelligenza artificiale non produce”. Avati lo ha detto al Forum Cinema, Music and Artificial Intelligence: What is the Deal?, nel corso del ventunesimo Ischia Global Film and Music Festival.

“L’Intelligenza artificiale è assertiva, è qualche cosa che obbedisce a delle regole che sono primarie, quindi chi dovrà aver paura? Io sono certo che ci sarà una grande selezione. I mestieranti, quelli che applicano le tecniche, ecco questi probabilmente dovranno rivedere le loro posizioni. Chi non avrà un mondo da raccontare, uno sguardo, una calligrafia, un tono voce, potrà tornare probabilmente a fare l’impiegato banca,” aggiunge Avati.

“Rischi per la libertà intellettuale? Quando parlo di selezione, penso soprattutto alla committenza. Il problema non è tanto infatti chi esegue ma chi commissiona le cose, l’abbiamo capito, soprattutto nel nostro paese questa committenza spesso non è all’altezza di quello che fa. Esprime un ruolo e potere nei riguardi di qualche cosa che non conosce. Sabino Cassese dice una cosa meravigliosa: gli incompetenti al potere. Ecco, con l’intelligenza artificiale ci sarà grande selezione perché gli incompetenti non riusciranno più ad essere all’altezza di questo tipo di interlocuzione. Insomma, si alzerà di livello”.