Putin, l’Occidente e la battaglia dei cuori e delle menti

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Putin, l’Occidente e la battaglia dei cuori e delle menti

Putin, l’Occidente e la battaglia dei cuori e delle menti

16 Febbraio 2023

Putin sta perdendo la guerra in Ucraina. Le Nazioni Unite e l’Occidente, dovranno trovare le condizioni di pace accettabili per il presidente Zelensky. A un anno di distanza dall’inizio della invasione russa però manca ancora qualsiasi quadro diplomatico e negoziale chiaro. “Il presidente Putin non mostra alcun segno di prepararsi alla pace,” ha detto il segretario generale della Nato, Stoltenberg.

“Al contrario, Putin sta lanciando nuove offensive e prendendo di mira civili, città e infrastrutture”. Putin, insomma, sta perdendo ma sembra determinato ad andare avanti incurante delle perdite in vite umane. L’altro problema resta l’appoggio che Putin continua a ricevere a livello internazionale, a cominciare dalla Cina. Proprio Pechino potrebbe essere uno dei Paesi chiave per aprire un tavolo negoziale.

Il possibile dialogo tra Francia e Cina che si sta aprendo in questi giorni assume una grande importanza da questo punto di vista. Pechino però manda palloni spia sugli Usa e potrebbe essere interessata al fatto che gli Stati Uniti continuino lo sforzo di mobilitazione bellica sul fronte europeo, indebolendosi. D’altra parte la sconfitta di Putin sarà tale anche per chi lo sosterrà fino alla fine.

Il problema per l’Occidente è che al di là del ricompattarsi al fianco di Zelensky, che non era scontato, non si riesce a vincere la battaglia per il cuore e le menti a livello globale. Una delle motivazioni che hanno spinto Putin a invadere la Ucraina è la retorica antioccidentale. La Russia aveva intenzione di mettersi a capo di tutti quei paesi, compresi India, Cina e altri stati asiatici e africani, che ancora se la prendono con l’Occidente “razzista” e “neocoloniale”.

Campagna che non solo funziona a livello globale, ma è in corso, stupidamente, anche nei Paesi occidentali, da BLM, alla cancel culture, ai woke. Gli indiani hanno accusato la NATO e gli Usa di essere responsabili della invasione russa. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, uno dei leader più ammirati del Sud del mondo, ritiene che “non sia solo Putin il colpevole. Anche gli Stati Uniti e l’UE sono colpevoli”. Grandi Paesi islamici come la Indonesia sostengono Putin.

Eppure la comunità internazionale dovrebbe capire che mentre si atteggia a leader anticolonialista, l’ipocrita Putin manda al macello le sue truppe in Ucraina. In nome di una becera e fallimentare politica imperialista. Putin sta perdendo la guerra in Ucraina ma l’Occidente non sta vincendo la guerra per conquistare i cuori e le menti a livello globale.