Quel fronte dei benzinai tra app e totem alla pompa
13 Gennaio 2023
Fronte dei benzinai. Il Governo sulla vicenda accise e carburanti prova a fare chiarezza dopo che i gestori hanno indetto uno sciopero delle pompe per il 25 e 26 gennaio.
A seguire la polemica della settimana viene il mal di testa, tra presunti cartelli e speculatori vampireschi, raid della guardia di finanza, costo delle accise che rimbalza, benzina e gasolio che ci ricordano come non siamo nel mondo di Tesla, bensì ancora in quello di Putin e pure dell’Opec.
Al momento il Governo si è assestato sulla linea dello stop agli sconti sulle accise, che torneranno se il prezzo dei carburanti dovesse risalire. Secondo l’Istituto Bruno Leoni, il taglio delle accise, che costa un miliardo al mese circa, è una spesa che non possiamo permetterci. Ovviamente non in un regime di spesa come quello italiano, verrebbe da aggiungere agli amici dell’Ibl, con la spesa pubblica mostruosa che abbiamo, inefficiente e che nessuno tocca, come nel caso delle partecipate in rosso. Sforzandosi un po’ forse le accise, se non toglierle, almeno si potrebbe adeguarle alla media Ue.
Detto ciò, viene da chiedersi qual è il senso profondamente liberale della proposta che è stata fatta sui nuovi totem con i costi dei carburanti da esporre alle pompe. Ma chi fa queste proposte c’è mai andato a fare benzina? Tra modalità servizio e self ci sono già 8 display per dare informazioni ai consumatori. Quanto costerebbe in termini burocratici, di investimento, di realizzazione la gestione dei nuovi totem ai benzinai? A proposito di rivoluzione liberale (e digitale), per controllare i prezzi dei carburanti c’è già l’app dell’Osservatorio prezzi istituzionale.