“Rimarremo popolari”, piccoli azionisti di  PopSondrio crescono

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“Rimarremo popolari”, piccoli azionisti di PopSondrio crescono

“Rimarremo popolari”, piccoli azionisti di  PopSondrio crescono

01 Giugno 2022

I piccoli azionisti di PopSondrio continuano la loro battaglia coraggiosa per difendere l’identità del credito popolare nel nostro Paese. “Insieme per la Popolare”, l’associazione che li riunisce, torna a farsi sentire dopo il voto nell’assemblea della Banca che ha votato la nomina dei nuovi consiglieri in Cda. Era la prima assemblea della Popolare nella nuova veste giuridica di Società per azioni.

In Assemblea si fronteggiavano due schieramenti. Da una parte la lista che fa capo al Cda della banca e che ha prevalso. Dall’altra gli oltre 225 fondi nazionali e internazionali che hanno partecipato al voto dando delega ad Assogestioni, usciti sconfitti. La lista del consiglio ha battuto quella dei fondi di Assogestioni eleggendo tutti i suoi candidati e confermando l’attuale presidente Venosta.

“La lista proposta dal Cda è risultata vincente garantendo in tal modo la continuità dei valori fondanti della banca radicati nella sua originale natura di banca Popolare”, dicono dal Comitato. È stato sventato “un attacco all’autonomia della banca da parte dei fondi nazionali ed internazionali tramite Assogestioni”. Il Comitato di PopSondrio si oppone da tempo e con una serie di valide ragioni alla riforma che quasi dieci anni fa ha letteralmente spazzato via un secolo e mezzo di storia del credito popolare in Italia.

L’intenzione dei fondi in Assemblea era che, attraverso una modifica radicale della composizione del Consiglio di Amministrazione, la BPS fosse omologata alle altre banche commerciali abbandonando i valori e le connotazioni popolari, quasi si potesse cancellarli con il cambio di forma giuridica avvenuto nei mesi scorsi.

L’Associazione dei piccoli azionisti “Insieme per la Popolare” durante il voto in Assemblea ha raccolto oltre mille soci pari al 3,4 % del capitale sociale. “Un dato che conferma la straordinaria importanza dei piccoli azionisti che sono la forza della Banca ed il presidio dei valori e che hanno fatto grande la Popolare di Sondrio”. Si è rivelata importante anche la posizione assunta da Unipol, il primo azionista della banca con quasi il dieci per cento del capitale, che si è schierata a favore del board.

Si tratta sostanzialmente di un voto che conferma il radicamento sociale di PopSondrio, l’attaccamento della base sociale ai principi e ai valori che hanno fondato la Banca e che l’hanno guidata per tutta la sua storia. PopSondrio continua adessere una solida realtà del panorama bancario in Italia. Il bilancio al 2021 è stato chiuso con un utile netto di 212,099 milioni di euro.