Sostenibilità, Meloni: “Approccio pragmatico dell’Italia in Europa”

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Sostenibilità, Meloni: “Approccio pragmatico dell’Italia in Europa”

Sostenibilità, Meloni: “Approccio pragmatico dell’Italia in Europa”

03 Luglio 2023

L’economia italiana cresce oltre le aspettative. La stima di previsione al rialzo del Pil è di +1,2% nel 2023, una crescita superiore alla media Ue. Una crescita maggiore rispetto allo 0,7% della Francia, allo 0,2 della Germania. “Noi stiamo dimostrando una affidabilità maggiore rispetto al resto dell’eurozona,” ha detto oggi la presidente del consiglio Giorgia Meloni parlando all’Assemblea generale 2023 di Assolombarda a Milano.

“L’Italia vive una nuova stagione di stabilità politica e l’Europa sembra progressivamente prendere coscienza del suo ruolo”, ha aggiunto la premier. Parlando della transizione ecologica e della sostenibilità, Meloni ha aggiunto che “non si può pensare che l’Italia per avviare la transizione ecologica possa smantellare la propria economia e le proprie imprese”.

“La transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. Vogliamo difendere la natura ma con l’uomo dentro. Ed è l’opera dell’uomo che più di tutti garantisce anche la messa in sicurezza del territorio. E allora la nostra sfida, quella che ci differenzia da un certo ambientalismo ideologico e un po’ miope, si materializza su diversi dossier che in Europa si stanno discutendo”. “L’approccio che abbiamo portato è molto pragmatico”.

“Penso all’adeguamento dei veicoli leggeri. Se dopo il 20235 sarà ancora possibile immatricolare veicoli con motore endotermico, alimentati con combustibili neutri in termini di emissioni di C02, sarà soprattutto grazie al coraggio assunto dall’Italia in questi mesi”. In merito alla neutralità tecnologica “se da una parte è giusto che l’Europa stabilisca gli obiettivi della transizione ecologica e se noi condividiamo quegli obiettivi, dall’altra parte credo che la tecnologia con la quale ogni nazione sceglie di raggiungere quegli obiettivi debba essere lasciata alla definizione degli Stati nazionali per salvaguardare l’economia, il sistema industriale e per non consegnarci a nuove pericolose dipendenze”.

Secondo il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, “sul fronte sostenibilità l’Italia ha ancora dei passi da fare, alcuni li ha già fatti. La nostra sostenibilità è legata a tre fattori: ai fabbricati, al trasporto e all’agricoltura. Dobbiamo avere un’agricoltura più moderna, dobbiamo intervenire sui fabbricati facendo in modo che vi sia minore emissione e sui trasporti passando dalla gomma alla rotaia. Rispetto alla media europea del 17-18% siamo all’11% delle merci che viaggiano su rotaia, ma ci crediamo e vogliamo andare avanti”.

Parlando all’Aula Magna al Bo, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Interporto di Padova, il ministro ha aggiunto: “Fino ad oggi l’Italia ha avuto i due terzi della propria energia che provengono da carbone, petrolio e gas. L’obiettivo che abbiamo inserito nella programmazione energetica di questo Governo è quello di far crescere le rinnovabili ribaltando questo rapporto, facendo in modo che, nel 2030, vi siano i due terzi di rinnovabili e un terzo di fossile, e che quest’ultimo sia rappresentato solo dal gas, che è il meno inquinante”.