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Solo l’Europa dell’Est si salverà dalla crisi dell’economia occidentale

Il motore del Continente si sposta ad Est; l’Europa benestante si contorce nel suo declino. Nell’occhio del ciclone non è l’economia, né la struttura produttiva, ma gli Stati con i loro apparati pubblici e i loro sistemi fiscali e di welfare. Nella Grande depressione le politiche pubbliche e l’intervento dello Stato nell’economia poterono alleviare le sofferenze delle popolazioni. Di qua e di là dall’Oceano. Oggi quegli strumenti diventano sempre più la causa della inaffidabilità degli Stati.