
Torna l’Europa matrigna: sui tributi va fatto ordine, fine bengodi su debito e deficit

23 Maggio 2022
Bruxelles suona la carica: sui tributi la situazione italiana è troppo complessa, occorre razionalizzare. “Al fine di ridurre ulteriormente le tasse sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, adottare e attuare opportunamente la legge delega sulla riforma tributaria, in particolare attraverso la revisione delle aliquote marginali effettive, l’allineamento dei valori catastali ai valori correnti di mercato, la razionalizzazione e la riduzione delle spese fiscali , anche per l’Iva, e le sovvenzioni dannose per l’ambiente garantendo equità e riducendo la complessità del codice tributario”. A raccomandarlo è la Commissione europea, tramite Gentiloni, che lancia un segnale forte e chiaro al nostro Paese. La raccomandazione sui tributi è contenuta nel pacchetto di primavera, la cui presentazione è prevista oggi, e di cui l’AGI ha preso visione.
Gentiloni: fine degli anni dii sussidi e dei finanziamenti facili
È evidente, dalle parole del Commissario Gentiloni e dalle anticipazioni sulle raccomandazioni, che Bruxelles sta cambiando rotta. Finanziamenti a fondo perduto, sussidi, riforme come quella del mercato del lavoro, del fisco e della concorrenza, contro cui remano gli stessi partiti di maggioranza, non sono più rimandabili. E la sospensione del Patto di Stabilità non durerà per sempre. Nel rapporto sull’Italia, Bruxelles mette in evidenza tra le debolezze strutturali del Belpaese il rapporto debito pubblico/Pil: un dato che ha fatto registrare miglioramenti. Ha iniziato a “diminuire nel 2021 e si prevede un ulteriore calo. Tuttavia, resta un rischio per la sostenibilità di bilancio, il settore finanziario e la crescita economica”.
Il Pnrr come fattore di cambiamento
Riflettori non solo sui tributi ma anche sulla capacità di gestione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ottica di promuovere un cambiamento del sistema economico, normativo e amministrativo. Secondo Bruxelles, “l’efficace e rapida attuazione del Pnrr ha il potenziale per apportare cambiamenti strutturali duraturi. Quindi potrà avere un impatto duraturo sull’economia e sulla società italiana. Si prevede che un’ampia gamma di riforme in settori politici chiave affronterà gli ostacoli di vecchia data alla crescita economica. In particolare, il piano contiene riforme volte a favorire cambiamenti strutturali nel funzionamento della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario e a migliorare il contesto generale dell’imprenditoria”, si legge nel documento, con riferimento alla concorrenza.