Tutti pazzi per la PA digitale

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Tutti pazzi per la PA digitale

Tutti pazzi per la PA digitale

09 Ottobre 2022

9 italiani su 10 vogliono una PA digitale. La maggioranza ormai paga le tasse online. Dopo la pandemia, più del 50 per cento degli italiani ha cominciato a usare i siti della PA in cerca di servizi e informazioni. Sono i risultati della ricerca “La digitalizzazione del Paese” prodotta dall’Istituto Piepoli per Fondazione Italia Digitale, con l’Assessorato alla Transizione Digitale e alla Transizione Ecologica del Comune di Torino, presentata al Festival del Digitale Popolare.

A chiedere una PA più digitale sono il 90% degli over 54, a fronte del 75% di chi ha tra 18 e 34 anni. Il 53% utilizza i servizi della PA per pagare i tributi, il 46% i siti web, il 43% i servizi anagrafici e previdenziali. Anche sul fronte sanitario la metà degli italiani è pronto a sostituire alcune visite mediche fisiche con visite da remoto, a distanza tramite smartphone. Sempre gli over 54 chiedono più didattica blended e colloqui con i genitori a distanza per la scuola. La maggioranza degli italiani, il 69%, ritiene che il digitale abbia migliorato la mobilità pubblica (tra monopattini e car/bike sharing).

Servizi come PagoPA, partiti proprio dai pagamenti elettronici potrebbero estendersi verso la digitalizzazione dei servizi pubblici. Negli anni scorsi, è stato calcolato che una piena digitalizzazione della PA produrrebbe un risparmio di qualche decina di miliardi, oltre a rendere la pubblica amministrazione più moderna ed efficiente.