Urso: “Dopo price cap, Europa ascolti Italia anche su politica industriale”

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Urso: “Dopo price cap, Europa ascolti Italia anche su politica industriale”

Urso: “Dopo price cap, Europa ascolti Italia anche su politica industriale”

23 Gennaio 2023

Il peggio è passato, dice il ministro Urso al Corriere, ora bisogna attendere la vera ripresa, che arriverà. In Europa “ha prevalso finalmente la posizione dell’Italia sul price cap che ha fatto crollare il prezzo del gas. Quella è la svolta: in poche settimane il prezzo del gas è tornato ai livelli di un anno fa. Fermando la spirale speculativa che peraltro ha alimentato la guerra devastante di Putin”.

“Se l’Europa ci avesse ascoltato prima avremmo risparmiato decine di miliardi di euro e messo in più seria difficoltà Mosca”. “Avremo ancora ripercussioni negative nella prima parte di quest’anno soprattutto sul fronte dell’inflazione, il cui aumento ha un impatto negativo sui consumi,” aggiunge Urso. “Proprio per questo nella manovra economica abbiamo concentrato le risorse a sostegno delle fasce più deboli”.

Urso: “Nella seconda metà del 2023 produzione tornerà a crescere”

“Nella seconda parte dell’anno tornerà a crescere la produzione trainata anche dall’export. Anche per questo stiamo preparando il collegato alla manovra dedicato alla valorizzazione del Made in Italy. Ma ancora una volta è importante che l’Europa ci ascolti sulla politica industriale”. Il ministro Urso affronta quindi la questione del fondo sovrano europeo per lo sviluppo industriale del Vecchio continente.

“Occorre rispondere alla competizione asimmetrica degli Usa e alla sfida sistemica della Cina con una politica finanziaria, energetica e industriale assertiva. Per favorire investimenti e sviluppo. Non si può tergiversare sulla proposta che la Commissione è impegnata a presentare al prossimo Consiglio Europeo”. Intanto i benzinai confermano lo sciopero: “Sinceramente non capisco come si possa scioperare contro la trasparenza, contro un cartello”.

Sciopero benzinai? “Trasparenza aiuta tutti”

“Temo che non lo capiscano nemmeno i cittadini. II decreto prevede che in ogni stazione sia visibile il prezzo medio regionale, ciò a beneficio dei consumatori come della stragrande maggioranza dei gestori. La trasparenza aiuta tutti”. “Abbiamo insediato un tavolo permanente per realizzare il riordino complessivo del settore. Procederemo in tempi rapidi per dare serenità e giusti margini di guadagno a chi anche durante la pandemia non ha mai smesso di fare un servizio pubblico così essenziale. E’ il primo governo che riconosce le loro ragioni e proprio per questo lo sciopero è davvero incomprensibile. Mi appello al buon senso”.

Urso infine guarda alla geopolitica della energia e alle nostre relazioni economiche internazionali. Alla presenza del premier ad Algeri, alla visita del ministro degli Esteri in Egitto, alla sua prossima missione in Azerbaigian. Ancora “alle misure sulla produzione in Adriatico e quelle per agevolare la produzione di rinnovabili e salvaguardare la raffineria di Priolo. Il governo ha una sua strategia per diversificare gli approvvigionamenti. Per aumentare la produzione interna al fine di diventare a breve l’hub del gas europeo e ridurre nel contempo la nostra dipendenza dall’estero”.