Uto Ughi: “Maneskin urlano e basta”, l’alta cultura rialza la testa

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Uto Ughi: “Maneskin urlano e basta”, l’alta cultura rialza la testa

Uto Ughi: “Maneskin urlano e basta”, l’alta cultura rialza la testa

19 Gennaio 2023

Maneskin? “Sono un’offesa alla cultura e all’arte”. L’alta cultura rialza la testa e spara una bordata sul rock italiano che vende e che piace nel mondo. A dirlo non è qualche rivale geloso della band romana ma il celebre violinista Uto Ughi.

A Siena per la presentazione degli appuntamenti del centenario dell’Accademia Musicale Chigiana, Ughi imbraccia l’alabarda spaziale e stronca Maneskin, sempre più lanciati nell’olimpo della musica mondiale.

“Non ce l’ho particolarmente con i Maneskin, penso che ogni genere ha diritto di esistere”, ma “quando fanno musica e non quando urlano e basta”, dice Ughi.

Chissà che ne pensano i quattro romani, stasera nella Capotale per un evento-cerimonia organizzato da Spotify Global, dedicato al loro nuovo album, ‘Rush!’, in uscita il 20 gennaio. Maneskin ha già venduto mezzo milione di biglietti solo per le tappe del nuovo tour.

E’ la secolare diatriba tra alta cultura e cultura di massa, dirà qualcuno. Ma la musica, per Ughi, o è alta o non è, parafrasando Harold Bloom.