Verso le elezioni francesi, Quagliariello: “Scelta di Macron azzardo necessario”
16 Giugno 2024
In un’intervista a Radio Radicale, Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, offre una lucida analisi del contesto politico francese in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale. L’attenzione dello storico italiano si concentra sulle strategie delle forze politiche in Francia e sui rischi legati alla decisione del presidente Macron di sciogliere preventivamente l’Assemblea, una mossa tattica maturata dopo la vittoria della destra lepenista alle elezioni europee.
Quagliariello nell’intervista ricorda i precedenti storici di scioglimento dell’Assemblea Nazionale. Nel maggio del 1968, il generale de Gaulle, forte del sostegno ottenuto durante la marcia sugli Champs-Élysées, sciolse l’Assemblea e indisse nuove elezioni legislative, riuscendo a vincerle. Ma fu il suo canto del cigno. Le cose andarono peggio a François Mitterrand, quando il presidente socialista sciolse l’Assemblea eletta tre anni prima, come pure a Jacques Chirac che, nel tentativo di rafforzare la propria maggioranza parlamentare, perse le elezioni dopo lo scioglimento anticipato.
Secondo Quagliariello, la decisione di Macron dopo la disfatta del suo partito alle europee (doppiato dalla destra) è un “azzardo necessario”. Messo alle strette dalla sconfitta, Macron affronta i vincitori sperando di risvegliare nei francesi quel sentimento di “Fronte repubblicano” che più volte in passato ha contenuto l’avanzata della destra. La strategia politica di Macron è chiara: meglio affrontare una sconfitta oggi e una possibile coabitazione con la destra, piuttosto che rimanere inerti e lasciare che gli avversari guadagnino ulteriormente terreno fino alla fine del suo mandato.
Nel corso della intervista, Quagliariello ha approfondito le complesse dinamiche interne della politica francese e le strategie dei vari partiti in corsa per il voto, delineando uno scenario incerto ma ricco di implicazioni per il futuro di uno dei grandi Paesi europei.
Puoi ascoltare l’intervista completa sul sito di Radio Radicale (clicca qui)