194 giorni per il rigassificatore in Germania, a Piombino pensiamo al pantone
17 Novembre 2022
194. È questo il numero di giorni che la Germania ha impiegato per costruire il rigassificatore. Continua così a Wilhelmshaven, in Bassa Sassonia, il percorso tedesco, quindi europeo, verso l’indipendenza energetica dalla Russia. Tra dicembre e gennaio, infatti, arriverà il primo carico di gnl, ovvero il gas naturale liquefatto.
Il piano di Scholz per la Germania è in realtà più ampio, non ci sarà un solo nuovo rigassificatore. Nel più breve tempo possibile il governo provvederà la costruzione di ben cinque infrastrutture che ospitino i terminal galleggianti. In sintesi, si parla di quelle navi che, a bordo, possono caricare e rigassificare il gnl. La prima nave di questo tipo sarà la Hoegh Esperanza, battente bandiera norvegese. Lunga oltre 280 metri e larga 46 metri, può rigassificare da 5 a 7,5 miliardi miliardi di metri cubi di gas liquefatto all’anno.
Ciò che fa impressione, facendo un paragone con l’Italia, è la celerità. Mentre a Piombino siamo stati ostaggio dei Nimby, a cui il governo ha concesso mezzo miliardo di euro di compensazioni, del sindaco che ha fatto ricorso al Tar nonostante tutto e della burocrazia. Dobbiamo ricordare, infatti, che la Soprintendenza di era mossa per un motivo allucinante: il colore della nave non si abbinava al promontorio. Tra tutte queste amenità, nel migliore dei casi, potremo beneficiare del nuovo impianto solo dalla prossima primavera. Bene, ma non benissimo.