260mila nuovi posti di lavoro tra gennaio e aprile: non accadeva dal 2019
23 Maggio 2022
Rispetto al periodo nero in cui il Covid aveva fermato il mondo, ovvero i primi due trimestri del 2020, nel nostro Paese c’è un milione di nuovi posti di lavoro. Non che siano mancate le difficoltà negli ultimi mesi, anzi. La guerra in Ucraina e l’inflazione continuano ad avere conseguenze non indifferenti per il tessuto produttivo.
Tuttavia, il report sul mercato del lavoro realizzato da ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Banca d’Italia e dall’ANPAL mette in luce dati che fanno ben sperare. Al netto delle cessazioni, infatti, nei primi quattro mesi dell’anno sono stati creati 260.041 posti di lavoro. Siamo tornati quasi ai livelli pre-pandemici, nello stesso periodo del 2019 erano 260.352.
Nel 2021 il recupero dei livelli occupazionali si era concentrato nelle posizioni a termine. La dinamica del mercato del lavoro in questo inizio d’anno è diversa: circa due terzi delle attivazioni nette sono state di contratti a tempo indeterminato.
Rispetto al 2019, invece, le attivazioni contratti a tempo determinato sono cresciute, viceversa quelli a tempo indeterminato sono diminuiti. Ma non bisogna farsi ingannare e dimenticare ciò che è successo nel frattempo, le crisi portano sempre incertezza e quindi impongono alle imprese di muoversi cautamente. Senza contare che alcuni settori, come quello turistico, sono caratterizzati da una forte stagionalità, quindi i rapporti di lavoro sono tendenzialmente a termine. In ogni caso, è meglio un posto di lavoro a tempo determinato che nessun posto di lavoro.