Speriamo che il Cav. ritrovi lo smalto di una volta nei suoi interventi tv
07 Gennaio 2011
di Diego Marini
L’intervento del Cavaliere, di due sere fa, alla trasmissione “Kalispera” di Alfonso Signorini, non mi è piaciuto affatto. Cinque minuti di “piacevole” conversazione con la “comare” ufficiale di Canale 5, sull’esistenza dei comunisti e sulle donne di sinistra con le quali il premier ha avuto una relazione.
Sono amareggiato. Non tanto perché un presidente del Consiglio si sia prestato ad un teatrino del genere, ma soprattutto per averlo usato per fare politica. Perché in quei cinque minuti, ha parlato comunque dell’opposizione, di giustizia, del governo. Lo ha fatto senza contraddittorio e imbeccato a dovere dalle domande del suo fido giullare . Giullare di corte che coinvolge nel suo spettacolo, il sire, il quale, divertito, ne approfitta per elogiare il proprio operato e infangare il nome dei nemici, forte di un consenso incondizionato. Peccato, però, che si trovasse in tv e che le sue parole avessero risonanza oltre la sala del banchetto. Già qualche giorno fa, era intervenuto via telefono durante la messa in onda di Studio Aperto, nel telegiornale di Italia 1, per parlare dell’operato e dei meriti del governo.
Forse Berlusconi sta invecchiando veramente. Forse non ha più la forza di lottare sul campo e dosa le forze per interventi mirati e sicuri. E’ da tanto tempo che non lo si vede in nessuna trasmissione televisiva. Mi ricordo quando partecipò a Ballarò qualche anno fa. Interventi concitati, toni alti, il conduttore che difficilmente lo teneva a bada. O quando stizzito abbandonò la trasmissione condotto da Lucia Annunziata, con le parole: “E la Rai sarebbe controllata da me?”. Così si faceva! Adesso invece… Travaglio e Floris hanno le “loro” arene? Bene, adesso parlo io senza contraddittorio nei miei canali. Speriamo sia una semplice caduta di stile e non un campanello di allarme…