Ora tocca ad Amazon, perché Big Tech perde colpi

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Ora tocca ad Amazon, perché Big Tech perde colpi

Ora tocca ad Amazon, perché Big Tech perde colpi

28 Ottobre 2022

L’economia globale rallenta, l’inflazione morde, le politiche anti-Covid finiscono. Una combinazione che colpisce tutti, non solo i piccoli attori del mercato. Le Big Tech americane stanno vedendo quasi per la prima volta delle difficoltà concrete. Dopo le notizie negative che riguardavano Meta, Microsoft e Alphabet, è arrivato i turno di Amazon.

Ci stiamo preparando per quello che potrebbe essere un periodo di crescita più lenta come la maggior parte delle aziende. Staremo molto attenti alle nostre assunzioni”, Brian Olsavsky, direttore finanziario di Amazon

Amazon, al ribasso tutte le previsioni

Amazon ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo, oltre le attese degli esperti del settore. Il totale è di 127,1 miliardi di dollari: -15% a 127,1 miliardi di dollari. Non va meglio per i ricavi previsti per ottobre, novembre e dicembre. Oggi stimati in una forbice tra 140 e 148 miliardi, le previsioni dei mercati si attestavano intorno a 155 miliardi. Anche l’utile netto è calato a 2,9 miliardi, o 28 centesimi per azione. E i titoli di Amazon a Wall Street? Crollati. Nelle contrattazioni after hours è arrivata a perdere fino al 21%.

“Siamo incoraggiati dai progressi che stiamo facendo nel ridurre i costi e abbiamo una serie di iniziative che riteniamo porteranno a una più forte struttura dei costi”, ha dichiarato Andy Jassy, amministratore delegato di Amazon. Infatti, fino a fine anno è stato approvato un blocco delle assunzioni.

Bisogna anche considerare che Amazon occupa una grande fetta di mercato e mantenere gli stessi ritmi di crescita, soprattutto a fronte del quadro economico globale, è sempre più difficile. Soprattutto perché, quantomeno negli USA, la concorrenza nell’e-commerce sta crescendo. Basti vedere, ad esempio, i trend di Wallmart e Target. Inoltre, la fine della pandemia può riportare una parte di consumatori a effettuare acquisti in presenza anziché online.

Meta, Microsoft e Alphabet: una settimana da incubo

Le azioni della società madre di Facebook, Meta Platforms Inc., dopo un anno già difficile di per sé, giovedì sono scese quasi del 25%  dopo il secondo calo trimestrale consecutivo delle entrate. Anche le azioni di Microsoft Corp. sono calate dopo che martedì è arrivata la comunicazione di due pessime performance. Il peggior calo dell’utile netto in più di due anni e la crescita dei ricavi più debole in oltre cinque anni. Analogamente, Alphabet Inc., ovvero la società madre di Google, ha deluso gli investitori per il rallentamento delle vendite.