
La neutralità tecnologica è un’occasione per l’automotive

20 Novembre 2022
Le grandi Regioni automobilistiche europee si sono alleate. L’obiettivo? La richiesta di revisione di rivedere il bando alla vendita di auto endotermiche per il 2035 all’Unione Europea. A Lipsia, in Germania, ben 28 amministrazioni europee ha iniziato a coordinarsi per tutelare il settore. Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, Abruzzo e Molise presenti per l’Italia. Tra le altre ricordiamo le tedesche Sassonia, Baden-Württemberg, Baviera, Sassonia-Anhalt e Saarland, le spagnole Valencia, Navarra, Andalusia e Castiglia e León e, infine, le francesi Grand Est e Borgogna-Francia-Coté. Una coalizione europea dell’automotive che non chiede di rinunciare agli obiettivi ambientali, ma di permettere una transizione ecologica sicura.
Un manifesto in dieci punti
Un manifesto in dieci punti è il mezzo attraverso cui auspicano una correzione di rotta europea. “Creare un meccanismo europeo a sostegno di una transizione giusta, equa e riuscita per le Regioni”, è la priorità principale. È esplicita la richiesta di “valutare dettagliatamente l’impatto territoriale della trasformazione del settore sul territorio” e di “sostenere riqualificazione e aggiornamento delle competenze della forza lavoro” per evitare perdite occupazionali. Inoltre, spingono per la previsione di “flessibilità sugli aiuti di Stato” e per il supporto alle “Regioni per creare una rete di ricarica accessibile al pubblico che favorisca la diffusione dei veicoli elettrici”.
La Lombardia è una delle guide dell’Alleanza pro-automotive
Guido Valdesi, assessore lombardo alle attività produttive, è il vicepresidente dell’Alleanza. “Chiediamo un meccanismo europeo a sostegno di una transizione giusta ed equa delle produzioni industriali del settore automotive, ben tenendo in considerazione gli effetti sui distretti produttivi nelle regioni. Sull’altare della transizione non possiamo sacrificare competenze e capacità e soprattutto una leadership conquistata in cento anni di ricerca, innovazione e scelte imprenditoriali”, dichiara Valdesi.
I rischi che corre la Lombardia
“A nostro avviso corriamo tre grandi rischi” avverte Valdesi. “Il primo: le imprese della componentistica potrebbero non riuscire a convertirsi, con gli effetti che possiamo immaginare sull’occupazione in Lombardia, pensiamo anche solo alle piccole imprese a servizio dei grandi marchi. Il secondo è che il mondo delle, costose, auto elettriche escluda una fetta importanti di cittadini dalla possibilità di acquistare un’automobile. Il terzo è economico, strategico, produttivo e industriale, consegnando ad altri competitor extra europei un settore che abbiamo presidiato con non pochi sacrifici”, conclude l’assessore.
La neutralità tecnologica nel settore automotive
Dalla Regione Lombardia e da tutta l’Alleanza il messaggio è chiaro, non si torna indietro sugli obiettivi ambientali. Ma deve cambiare il modo di perseguirli. La neutralità tecnologica è la via da intraprendere. Una strategia indicata dalla Lombardia è “dare continuità al motore endotermico attraverso l’utilizzo di nuovi carburanti eco compatibili che ci consentano di raggiungere l’impatto zero nella circolazione. Sviluppare alternative come quella dei biocarburanti può rappresentare anche un’occasione imprenditoriale”. In questo caso, secondo Valdesi, “le imprese dovrebbero essere sostenute per gli investimenti in ricerca e i necessari aggiornamenti”. In ogni caso, andare in tale direzione consentirebbe di salvaguardare ambiente e occupazione.