Adesso l’Europa usa Musk come arma di distrazione di massa

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Adesso l’Europa usa Musk come arma di distrazione di massa

Adesso l’Europa usa Musk come arma di distrazione di massa

16 Dicembre 2022

Invece di pensare agli ultimi sviluppi della inchiesta su Eurabia, adesso la Ue si attacca ai giornalisti che frignano perché Musk li ha sospesi per una settimana da Twitter. Il miliardario americano ha spiegato di averlo fatto perché i giornalisti in questione avrebbero postato informazioni in grado di mettere in pericolo lui e la sua famiglia. Vero o falso che sia, nessuno si scandalizzava quando la precedente gestione di Twitter oscurava account conservatori disallineati dalla gilda liberal di Dorsey e dei suoi donors Democratici.

Per le autorità europee, la notizia della sospensione dei giornalisti ordinata da Musk è “inquietante”. Invece di minacciare sanzioni contro Doha e Rabat, i servizi marocchini e gli emiri islamici, adesso la Ue minaccia sanzioni contro Twitter. “Elon Musk dovrebbe essere a conoscenza del nostro Media Freedom Act. Ci sono linee rosse”, tuona la vicepresidente per i valori e la trasparenza della Commissione Europea Vera Jourova dell’Alde. A quanto pare anche ai veri liberali europei può far comodo agitare qualche arma di distrazione di massa.

Sentiamo il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. “Le voci dei media non dovrebbero essere messe a tacere su una piattaforma che professa di dare spazio alla libertà di parola”. Nessuno degli indignati speciali, però, se la prese con Twitter quando decise di bannare il presidente degli Stati Uniti in carica.

Non si capisce allora chi fa più pena. Musk che fa scelte azzardate, controverse, ma pur sempre lecite visto che Twitter è suo. Dice e si contraddice, rischiando di buttare all’aria il giocattolo che si è appena comprato. L’Europa ipocrita che lo rincorre, in attesa di capire se lo scandalo sui soldi degli arabi si allargherà così tanto da dover tornare a votare.