Neuralink, la start up di Elon
Musk, ha annunciato di
aver ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration per testare impianti cerebrali nelle persone. Obiettivo della startup è consentire al cervello umano di interfacciarsi con i computer, per aiutare, almeno all’inizio, persone paralizzate o affette da malattie neurologiche. Musk lo considera un passo verso la “simbiosi con l’Ai”. Fino adesso prototipi grandi come una moneta sono stati impiantati nei crani degli animali. Le scimme “giocano” ai videogiochi e “digitano” parole sullo schermo del Pc. Seguendo con gli occhi il movimento del cursore.
Gli esperimenti di Neuralink aprono una serie di importanti valutazioni etiche. È necessario approfondire il tema consenso informato dei soggetti che accetteranno di sottoporsi agli esperimenti, bisognerà garantire la privacy e la sicurezza dei dati, monitorare gli effetti a lungo termine dei test. Da una parte c’è la opportunità di nuovi passi avanti nella ricerca dall’altra la questione di uno sviluppo tecnologico responsabile. Il benessere individuale, il rispetto dell’autonomia della persona, l’accesso equo a futuri servizi del genere, insieme alla responsabilità di chi condurrà questi esperimenti aprono enormi domande sugli scenari futuri. Controlli, trasparenza, rispetto dei codici etici dovrebbero essere la via per permettere alla start up di Musk di continuare a fare i suoi esperimenti.