Decidere chi muore, a volte, costa troppo
04 Maggio 2011
Guerra vuol dire che qualcuno muore. Se l’ammazzare ti pare umanitario, chiamala pure umanitaria. Meglio sarebbe limitarti a dire che ti pare giusta, e giusto l’ammazzare; oppure giusto ingiusta. Se un qualche saccente prova a dirti che non esistono guerre giuste, chiedigli della Resistenza; e se te la spara in nome della fede, fagli un accenno di striscio alle Crociate.
Fare la guerra, a volte, vuol dire decidere chi muore. Roba da potere divino. Sei grato alla vita di non essere tu a decidere. Però qualcuno comunque decide. Prendi la Libia. Tenere giù l’aereo voleva dire mandare a morire intere greggi di cirenaici. Qualcuno ha deciso che era più giusto fare schiattare un po’ di tripolitani, e ha ordinato il decollo. Le bombe saranno anche intelligenti, ma le loro schegge sono stupidissime; e incredibilmente può succedere che quando centrano un palazzo o un carro armato non gli riesca di evitare quelli che ci stanno dentro.
Facciamo la guerra volando sopra le guerre degli altri. La Libia come la Serbia. Di sotto magari si scannano. E noi sopra quasi asettici. Premere il tasto e via. L’Occidente, nel decidere chi muore, si sta specializzando in una nuova modalità bellica. Con il che, al netto di un qualche possibile incidente di percorso, irrobustiamo e non di poco il nostro decidere. Non solo possiamo decidere chi muore; ma anche che comunque non siamo noi. Ci possiamo permettere il lusso di fare la guerra senza dover mettere in conto i cadaveri che tornano. Roba da ricchi; e che in punto di consenso ti mette in tentazione.
Sarà asettica, la nostra versione della drôle de guerre. Però se la decidi hai tutti i riflettori addosso. Fama e celebrità. Se riesci a darle causa nobile, c’è pure il rischio di vincerci le elezioni. Vendichi giustizia, umanità e financo diritto. E puoi essere (quasi) sicuro che nessuno ti chieda perchè bombardi Tripoli e non Harare. Di che attizzare il tuo virile.
La guerra per fortuna costa. Non solo vite ma anche soldi. È il limite alla libertà di farsi Stranamore. E anche lo specchio del decadere dell’Occidente, soprattutto europeo. Prima con uno starnuto ti annichilivano pezzi d’Africa; e adesso tra Francia e Albione hanno problemi a continuare a volare sopra Tripoli. I missili costano, e finiscono in fretta. Hanno dovuto chiederer persino a noi di metterci di mezzo prima che gli si esaurissero le scorte.
Decidere chi muore, a volte, costa troppo. Non te lo puoi permettere. Lo Stato non ha più i soldi per fare la guerra, nemmeno se è drôle. È la nuova costituzione d’Occidente. La pace affidata al debito pubblico.
(tratto da Limes)