Il mio nome è Social Bond, la Ue lancia il Patto delle competenze
20 Maggio 2022
di Tiziano Rugi
La transizione verde e digitale ha bisogno di nuove competenze. L’Unione europea ne è consapevole e si prepara lancia il “Patto per le competenze” per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza. Competenze e inclusività vanno di pari passo, perché digitalizzazione e decarbonizzazione da un lato creeranno nuovi posti di lavoro, dall’altro li elimineranno. E ne risentiranno soprattutto le fasce con reddito più basso e i lavoratori meno qualificati. Ecco allora, per una transizione inclusiva, la necessità di proseguire sui due binari: formazione e riqualificazione professionale e politiche di welfare.
L’Unione europea sembra aver riscoperto l’economia sociale di mercato non solo come assistenzialismo, ma opportunità di crescita economica. Il “Piano d’azione europeo per l’economia sociale” presentato alcuni mesi fa e di cui il Patto per le competenze è un elemento, ha l’obiettivo di creare un ecosistema favorevole per la crescita della galassia di imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit. Perché a loro volta questi attori sono funzionali agli obiettivi green e sociali dell’Ue.
Sicuramente il Covid-19 ha inciso nella ritrovata attenzione europea all’economia sociale di mercato, con i governi europei costretti a incrementare le politiche di assistenza. Tuttavia, non si tratta di un fenomeno legato esclusivamente al settore pubblico. Tanti investitori stanno cominciando a indirizzare i loro capitali per finanziare edilizia sociale, assistenza sanitaria, l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la promozione della parità di genere. Il fiorente mercato dei social bond emessi è la dimostrazione di come anche i mercati finanziari guardino positivamente all’economia sociale di mercato.