Bene la legge sulle criptovalute ma serve una transizione dolce alla moneta digitale

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Bene la legge sulle criptovalute ma serve una transizione dolce alla moneta digitale

Bene la legge sulle criptovalute ma serve una transizione dolce alla moneta digitale

25 Maggio 2022

Certo, il mondo cambia. Ci sono sempre più criptovalute, monete digitali private e monete digitali dei colossi geopolitici come la Cina. E certo, anche l’Europa presto avrà il suo euro digitale. Ma i cambiamenti, quando sono radicali, non si può immaginare di imporli dall’alto. E la consultazione della Bce sulla nuova valuta digitale europea ha mostrato che gli europei hanno ancora parecchi dubbi: dalla tutela della privacy alla cybersicurezza. Per cui anche a livello nazionale governi e parlamenti farebbero bene a normare e regolamentare l’uso di criptovalute e monete digitali. Per questo sarebbe fondamentale l’ombrello della banca centrale e delle istituzioni europee.

“È fondamentale una legge sulle criptovalute e non contro le criptovalute. Una legge che guardi al futuro e alla digitalizzazione dell’euro. Rifiutarne l’ingresso nel sistema economico significherebbe non cavalcare la rivoluzione in corso, alla quale non possiamo sottrarci, e favorire soggetti terzi anche criminali”, ha detto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè parlando al convegno dell’Associazione nazionale dei commercialisti.

E allora va bene la rivoluzione digitale, va bene la digitalizzazione della moneta, va bene un forte Euro digitale normato e capace di competere con le altre grandi potenze monetarie. Ma senza salti nel buio. Senza imposizioni dall’alto e tenendo presente le differenze tra i diversi Paesi Ue. Immaginiamo una transizione dolce, senza criminalizzare chi usa il contante. Lasciamo alle persone libertà di scelta e tutelando, sempre, quelle fasce sociali che l’Euro digitale potranno scoprirlo solo con gradualità e una vera educazione finanziaria e digitale.