Berlusconi: “Altro che dittatura, in Italia c’è libertà di calunniare e diffamare”
08 Settembre 2009
di redazione
"Nei paesi dove ci sono i dittatori prima si censurano gli articoli e poi si chiudono i gornali. Tutto quello che sta succedendo in Italia in questo periodo dimostra che c’è stata la libertà di mistificare, calunniare e diffamare, e che non siamo in una dittatura". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde così alle critiche di questi giorni durante il suo intervento alla cerimonia di inagurazione della fiera "Milano unica".
Il premier, facendo riferimento all’inchiesta sulla Sanità della regione Puglia, ha commentato che "a Bari c’è un’inchiesta interessante" e commentato: "Mi sono stancato di prenderle soltanto". Il Cavaliere ha quindi aggiunto: "Parlano di moralità politica perché Bossi va a Miss Padania e perché io ho fatto qualche cena simpatica".
Berlusconi ha colto l’occasione per ripetere le cifre del suo gradimento da parte degli italiani: "E’ al 68,4%". "Sapete – ha detto Berlusconi – perché gli italiani credono e hanno fiducia in me? Non solo perché sono giovane e bello, e perché sono un imprenditore in quanto tale non ho bisogno di rubare, questo è certo. Hanno in fiducia in me perché sanno che i catto-comunisti non riusciranno a mettere in campo i loro piani".
"È follia pura che ci siano frammenti di Procura che da Palermo a Milano guardano ancora a fatti del ’92, del ’93, del ’94. Mi fa male che queste persone pagate dal pubblico fanno queste cose per congiurare contro di noi che lavoriamo per il bene del Paese", ha proseguito il premier.
"Il governo ha fatto tanto. Meno male che ‘Repubblica’ dice che sono malato: figuratevi cosa avrei fatto se fossi sano. Ci attaccano come tori inferociti, qui c’è un torero che non ha paura di nessuno, fate i toreri anche voi", ha detto Berlusconi chiudendo il suo intervento all’inaugurazione della Fiera del tessile. "Questo – ha concluso – è un governo che fa squadra con gli imprenditori e a capo di questo governo c’è un imprenditore".