Bullismo e velinismo, la doppia faccia delle giovani di oggi

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Bullismo e velinismo, la doppia faccia delle giovani di oggi

17 Giugno 2009

Ragazze terribili. L’ultimo episodio di bullismo ha avuto come protagoniste sette studentesse di un istituto professionale per estetiste. Vessavano da tempo le compagne. Minacce di ogni tipo: calci, pugni, insulti, accendini vicino ai capelli; ma anche furti e appostamenti. Minacce e insulti anche ai professori e ai genitori delle vittime, tanto da richiedere l’intervento della polizia. Una studentessa finisce in ospedale, con una cicatrice sul viso: era troppo bella. Uno dei tanti episodi accaduti in questi ultimi anni, che hanno registrato un aumento di casi di bullismo al femminile. Le vittime sono spesso ragazze carine e a modo. Sembrerebbe che la fisiologica invidia che tutti abbiamo conosciuto, non si viva più all’interno di se stessi, ma si agisca in modo violento. Sembrerebbe non esserci più la capacità, di riconoscere ed elaborare un’emozione. Questa potrebbe essere una delle possibili chiavi di lettura.

I ragazzi di oggi, che vivono di fretta, sono stati educati ad avere tutto e subito, all’insegna di un consumismo sfrenato, non hanno avuto limiti, non conoscono lo sforzo, la fatica delle conquiste e la frustrazione delle sconfitte. I genitori sono sempre pronti a spianare la strada e a pretendere riconoscimenti e facilitazioni per i loro figli, senza rendersi conto di complicare la loro vita e quella dei loro ragazzi, che avranno molte difficoltà a fare i conti con la realtà. Questi ragazzi non sono stati aiutati a sviluppare un’attenzione empatica verso gli altri né ad avere capacità introspettive, di conseguenza, non riconoscono i propri sentimenti, non vedono le loro specificità e le loro personali qualità. Non sono in grado di sviluppare una autostima sufficiente a metterli al riparo da questi sentimenti d’inadeguatezza, che scatenano tristezza, rabbia, paura. Essi coprono l’insostenibile idea di essere inadeguati e di non valere nulla, con la sfrontatezza e l’aggressività. Gli altri (o altre) appaiono sempre migliori, irraggiungibili. E allora appena si scorge nell’altra qualcosa che si pensa di non avere, non scattano pensieri di crescita, di confronto, di sana competizione; si scatenano al contrario pensieri distruttivi, che sono agiti, senza scrupoli. Si pensa che togliendo all’altra si possa stare meglio.

Inoltre si affianca a questa educazione al disimpegno, alla superficialità, all’ottenere senza fatica anche l’eliminazione di quella sequela di sentimenti che fanno parte dei vissuti esistenziali, che, pur vicini tra loro, hanno caratteristiche differenti, capaci di distinguere ciò che viviamo con partecipazione differente, con un dolore che sa di pietà o di disperazione. Non si ha più la forza di poter vivere e spiegare ai propri figli che l’ansia, l’angoscia, l’inquietudine, il tremore, l’anelito sono sentimenti che vale la pena vivere e non rifuggire e annegare nella rabbia, nella violenza. Essi fanno parte dell’uomo.

A questi ragazzi diamo insegnamenti ed esempi che non rafforzano e non spronano nel modo giusto. Gli abbiamo dato scorciatoie, furbizie, spregiudicatezza come linee guida per la vita. L’aspirazione massima di una ragazza è fare la velina, per arrivare a questo bisogna esserci, apparire, sbalordire. I sistemi più sono trasgressivi, più funzionano; allora queste ragazze vogliono far parlare di loro e se non hanno qualcosa, se la prendono senza troppi indugi. Queste regole le dettano gli adulti, che scrivono sui giornali, che fanno le foto, i provini, sono sempre gli adulti che insegnano alle ignare ragazze a diventare delle vanesie veline. Sono sempre i grandi che insegnano a sedurre e utilizzano l’ingenuità delle adolescenti, senza farsi scrupoli, non si domandano che significa perdere il tempo dell’adolescenza, usare il corpo in modo inconsapevole, crescere in fretta: vuol dire spesso perdere l’identità. Non dare valori diversi vuol dire mettere le ragazze di fronte a scelte obbligate. Far pensare ai ragazzi che solo l’apparire e la bellezza permetteranno il successo e i soldi, unici canali per sopravvivere in modo fantastico. Come si potranno sentire quelle o quelli che non vi possono accedere e ai quali non si è data una scelta neanche da immaginare?