
Carri armati a Kiev, un giorno storico per la Germania (e l’Occidente)

25 Gennaio 2023
Carri armati Leopard, Abrams, Challenger. 120 tank all’Ucraina nei prossimi mesi. Kiev sembra aver ottenuto quelle armi pesanti che Zelensky considera strategiche per dare una svolta alla guerra, favorevole alla Ucraina. Secondo il giornale tedesco Spiegel, dopo l’ok di Berlino gli alleati europei sono pronti a inviare decine di carri armati Leopard 2 agli ucraini. In totale, 12 Paesi sono pronti a fornire tank tedeschi a Kiev.
La decisione presa dal cancelliere tedesco Scholz con l’annuncio dell’invio dei Leopard all’Ucraina è storica, in un certo senso, perché cambia la prospettiva tedesca in politica estera degli ultimi decenni. Certo, serviranno almeno tre mesi per l’invio dei carri in Ucraina, ma è una scelta di grande importanza politica. La Germania nelle ultime settimane ha giocato la sua partita per acquisire una rilevanza tra gli alleati e sembra aver ottenuto il suo risultato.
Tant’è che da Washington Biden dichiara ”la Germania non mi ha costretto a cambiare idea. Volevamo essere sicuri di essere tutti insieme”, una risposta alle pressioni tedesche sull’invio dei mezzi pesanti subordinato alla decisione della Casa Bianca. Ai Leopard si aggiungeranno i carri Abrams M1 prodotti ex novo dagli americani. La decisione di Berlino, poi, apre la strada all’invio dei carri armati di fabbricazione tedesca da parte di altri paesi.
La Polonia, la Norvegia, la Finlandia, hanno già fatto sapere che invieranno i Leopard di fabbricazione tedesca all’Ucraina. Lo stesso potrebbero fare i Paesi Bassi, la Spagna, la Danimarca e la Svezia. Poi c’è il governo britannico che ha annunciato l’invio a Kiev di 14 dei suoi carri armati Challenger 2. Mentre la Francia non esclude la possibilità di inviare i suoi carri pesanti Leclerc. È una giornata storica per la Germania, e l’Occidente.
Forse il giorno della svolta per la vittoria della Ucraina nel riottenere i territori occupati da Mosca.