Centrodestra. Schifani: “Con Lega di Salvini impossibile dialogare”
07 Dicembre 2014
di redazione
"Oggi parlerei più di un destra-centro che di un centro-destra". Lo dice il senatore del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani, nel corso di un’intervista al Giornale di Sicilia. "Quella di Salvini – continua l’ex presidente del Senato – è più una Lega estremista, lepenista, non è la Lega di Bossi che aveva abbandonato l’idea della secessione. È un partito del ‘no Euro’, della non accoglienza e della intolleranza. Insomma, è un’altra Lega con la quale è impossibile che possa dialogare un partito come il Nuovo Centrodestra che si colloca all’interno del popolarismo europeo, dove i valori dell’europeismo, della dignità e dalla tutela della persona, della solidarietà e della tolleranza costituiscono elementi fondanti".
"Basti vedere come l’azione coraggiosa di Alfano su Mare Nostrum abbia salvato migliaia di vite umane sfidando le critiche di Salvini e compagni", prosegue Schifani. "E Alfano sapeva bene di interpretare il pensiero di milioni di italiani che si riconoscono nei principi della salvaguardia della vita umana e dalla persona, raggiungengendo, tre l’altro, proprio in queste settimane il fondamentale obiettivo di spostare la gestione del tema dell’immigrazione a livello europeo". "Forza Italia, invece, deve decidere quale posizione assumere: sposare la posizione oltranzista della Lega o, coerentemente alla sua adesione in Europa del Ppe, prendere le distanze da quel partito, per tornare a praticare principi e valori che sono stati in passato oggetto del suo patrimonio fondativo".
Sulla costituzione dei gruppi unici di Area Popolare, "Se pensassimo di procedere esclusivamente a una fusione di sigle commetteremmo un errore imperdonabile, anche perché in passato queste esperienze sono sempre fallite", spiega Schifani, "Al di là dell’imminente costituzione dei gruppi parlamentari di Area Popolare, ai quali aderiranno anche parlamentari provenienti da altri partiti di centro oltre Ncd e Ucd, si tratta di costituire un soggetto politico aperto a tutta quella grande area moderata del Paese che non trova più rappresentanza in Forza Italia e che si è rifugiata nell’astensionismo". "Sarà un partito con regole trasparenti che guardi con attenzione alla realizzazione di un programma basato sui principi del contrasto alla criminalità, alla tutela della vita, alla famiglia, alla semplificazione amministrativa, alla riduzione della pressione fiscale e al sostegno alle imprese".
Infine, l’inchiesta Mafia Capitale. "Se vogliamo andare alla radice del problema occorre, da un lato, evitare di generalizzare e quindi penalizzare un’intera classe politica, dall’altro lato, accentuare i controlli preventivi sugli arricchimenti sospetti e sulle condotte di vita sproporzionate rispetto ai propri redditi", sottolinea Schifani. "Bisogna fare attenzione alla selezione della classe politica, introducendo e prevedendo anche all’interno degli stessi partiti dei codici etici di valutazione della propria futura classe dirigente. E poi bisogna andare oltre al positivo principio delle primarie. Queste costituiscono un valido elemento di selezione dei propri futuri rappresentanti, ma purtroppo non sono una garanzia per il futuro comportamento di questi elementi". "Le leggi sulla corruzione e la legge Severino che tocca i pubblici amministratori stanno dando i loro frutti e anche le modalità di indagini sofisticate dei nostri inquirenti dimostrano come queste patologie vengono scoperte e sanzionate", la conclusione. "Ma sicuramente occorre un forte scatto di orgoglio di tutti coloro i quali svolgono correttamente con onestà un mandato elettivo, perché possano essi stessi arginare ed emarginare quella rappresentanza politica che vedono muoversi non in sintonia con i principi di legalità e trasparenza".