
Come deve cambiare il ruolo dei Centri pubblici per l’impiego

04 Novembre 2022
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, è tornato a parlare di reddito di cittadinanza a Diritto e Rovescio su Rete4. “Cosa non ha funzionato? Centri per l’impiego e agenzie per il lavoro, mettiamoci attorno a un tavolo e potenziamoli. L’offerta di lavoro va canalizzata e formalizzata attraverso i centri per l’impiego”, ha spiegato. Già che dalle parti del M5S si ammetta che qualcosa non ha funzionato è un grande passo avanti, ma cosa serve davvero per migliorare il reddito di cittadinanza?
Agenzie per il lavoro e Centri pubblici per l’impiego
Intanto va ricordato che le agenzie per il lavoro non sono state proprio coinvolte. L’idea di base era che fosse compito dello Stato incrociare domanda e offerta di lavoro, punto di vista antistorico e empiricamente fallimentare. Le Apl non sono delle associazioni a delinquere, ma preziosi perni del mondo del lavoro che vale davvero la pena valorizzare. Anche perché la disorganizzazione dei centri pubblici per l’impiego è tale che dopo tre anni non hanno nemmeno costruito un database da cui estrapolare dati sulla reale utilità dei navigator . Ma è solo un esempio.
La formazione come trampolino per il lavoro
Uno dei problemi dei percettori del sussidio che potrebbero beneficiare delle politiche attive del lavoro, inoltre, è che non hanno una formazione adeguata per qualsivoglia impiego. Per questo bisogna fare un investimento sulla formazione e sul longlife learning. Solo così queste persone potranno riscoprire la dignità del lavoro, accrescere il benessere della propria famiglia e contribuire a quello di tutta la nazione.
Come finanziare i Centri pubblici per l’impiego
È necessario, inoltre, un cambio di paradigma sulle modalità di finanziamento, a maggior ragione se la formazione diventerà un perno del reddito di cittadinanza. I Centri per l’impiego, ed eventualmente le Apl, non dovrebbero ricevere fondi in quanto tali. Basta distribuire le risorse a progetto, vanno vincolate ai risultati dei singoli centri. Così si stimolerà la concorrenza e i CPI che interloquiscono con le migliori e più numerose realtà imprenditoriali potranno veicolare meglio domanda e offerta di lavoro.