Conte ha nostalgia del Cashback che è stato un fallimento

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Conte ha nostalgia del Cashback che è stato un fallimento

Conte ha nostalgia del Cashback che è stato un fallimento

11 Agosto 2022

Giuseppe Conte prova a riprendersi la scena parlando del programma di M5S. L’ex presidente del consiglio rilancia un cavallo di battaglia del suo governo, il Cashback di stato. Conte torna a ripetere che il Cashback è stato uno strumento prezioso per contrastare la evasione fiscale. “Se tutti pagano in modo tracciabile si recupera l’economia sommersa”, dice il leader del Movimento 5 Stelle legando l’uso dei pagamenti digitali alla lotta all’evasione.

In realtà il Cashback si è rivelato uno strumento costoso per le casse dello Stato, tanto da essere abolito dal Governo Draghi. Non è riuscito ad abbattere la evasione e ha mostrato un lato iniquo che Conte non considera. Iniziamo dal contrasto alla evasione. Era perlomeno ingenuo credere che premiando i cittadini che fanno la spesa pagando con le carte, i bancomat o i loro portafogli elettronici, si potesse recuperare gli oltre cento miliardi di evasione che ogni anno mancano all’appello.

Il Cashback non combatte evasione

La lotta all’evasione la fanno la Agenzia della entrate e la Guardia di Finanza che perseguono i grandi evasori, combattono la criminalità organizzata e dove possibile fanno i conti con le grandi multinazionali che eludono il fisco. È investendo su questo che lo Stato può fare passi avanti nel contrasto al sommerso e contro la dark ecomomy. Non con il Cashback e la Lotteria degli scontrini.

Dicevamo che si è trattato di un provvedimento iniquo. Il Cashback ha premiato alcuni penalizzando molti altri. Per esempio tutti quei cittadini che abitualmente e per diverse ragioni non usano pagamenti digitali. Tanti anziani che preferiscono ritirare la pensione in contanti alle Poste, chi non ha un conto corrente, chi vive una situazione disagiata o di povertà. Insomma tutti coloro che per pagare debbono ricorrere al denaro contante.

Un problema di inclusione sociale

Qual è stato il vantaggio del Cashback per queste fasce sociali? Che fine ha fatto la tanto invocata inclusione sociale cara i grillini? Tanto più che il Cashback ha favorito i consumi delle famiglie con i redditi più alti, come indicano i dati relativi a chi ha usufruito del provvedimento. A colpire nella dichiarazione di Conte, infine, è quella idea che “tutti” debbano usare pagamenti digitali.

In realtà anche nei Paesi europei del Nord Europa dove si è cercato di imporre dall’alto l’abolizione dell’uso del contante, successivamente è stato fatto un passo indietro. Perché la totale digitalizzazione dei pagamenti comporta una serie di rischi troppo grandi, legati alla sicurezza informatica, agli attacchi hacker, a eventi cataclismatici o a guerre come dimostra il caso ucraino dopo la invasione russa. Con i poveri ucraini che corrono ai bancomat per ritirare il contante.

Contante come riserva di valore

Ecco perché il contante viene considerato una riserva di valore e non può essere sostituito totalmente dai pagamenti digitali. Un principio riaffermato dalla Banca Centrale europea di cui evidentemente l’ex presidente del Consiglio non tiene conto. La verità è che una transizione complessa come quella che stiamo vivendo con le diverse forme di pagamento disponibili e l’avanzata del digitale non può essere imposta unicamente dall’alto con provvedimenti come il Cashback.

La trasformazione digitale passa da una reale presa di consapevolezza dei cittadini. Lo Stato non può imporre un tipo di pagamento piuttosto che altri, perché in questo modo a venire meno è proprio la nostra libertà di scelta. Il Cashback è stata una legge costosa che ha alimentato le disparità sociali. L’espressione del solito deteriore statalismo italiano.