Coraggio imprenditori, la responsabilità dello sviluppo è vostra
22 Giugno 2022
Leggo con grande ammirazione la scelta di Industrie De Nora, gioiello italiano dell’elettrochimica e dell’idrogeno green, di procedere alla quotazione a Piazza Affari. La decisione di quotarsi in un periodo come questo non passa certo inosservata. La famiglia De Nora, che controlla il Gruppo partecipato anche da SNAM, dimostra visione e coraggio.
Questa scelta, per nulla scontata, deve farci riflettere sulla responsabilità degli imprenditori nel percorso di sviluppo del nostro paese. La congiuntura è estremamente difficile e confusa: inflazione a doppia cifra, catene produttive spezzate, costi fuori controllo, la transizione energetica incerta e traumatica, i commerci internazionali nel caos, la pax americana che zoppica e, in ultimo, la guerra in Europa. Per di più, le prospettive potrebbero addirittura peggiorare nel caso in cui si innestasse un periodo di recessione.
Impresa motore del progresso
Le banche centrali sono all’opera, la politica è in subbuglio, gli intellettuali in fermento. E l’impresa? Che ruolo ha l’impresa in uno scenario come questo? L’impresa è il motore del progresso. Non vi è politica economica o monetaria che crei valore se il tessuto imprenditoriale non è forte e competitivo. Non vi è incentivo o bonus che supplisca l’innovazione e il genio.
Gli imprenditori, soprattutto quando la partita si fa difficile, devono trovare il coraggio di cambiare, accettando la sfida globale, senza preconcetti, con lungimiranza. Devono avere il coraggio di aprire le proprie imprese: ai capitali, alle competenze e alle idee; scongiurando le guerre fratricide che spesso terminano con acquisizioni da parte di qualche colosso straniero.
Lavoro, competenza e crescita
Le famiglie imprenditoriali italiane devono saper correggere quel riflesso atavico secondo il quale “è meglio soli che mal accompagnati” e mettere a fattor comune le competenze, le risorse, il cervello. Devono saper creare le giuste condizioni di governance perché si costruiscano gruppi resilienti, con piani industriali di lungo corso che portano investimenti in tecnologia e innovazione per competere su scala globale.
In questo senso l’accesso ai capitali di mercato è un fattore determinante perché rafforza la patrimonializzazione e la governance d’impresa, favorendone l’indipendenza e l’efficienza. I capitali e il mercato facilitano i percorsi di aggregazione di imprese eccellenti, favoriscono lo sviluppo di filiere locali e di conseguenza generano lavoro, competenza e crescita.
Questo è il ruolo dell’impresa, queste sono le responsabilità degli imprenditori e la famiglia De Nora, che oggi ha scelto la borsa, è li a ricordarcelo.