Cresce il lavoro e cambia in meglio la cultura aziendale

Nel quarto trimestre dell’anno i datori di lavoro in Italia prevedono un incremento del 19% nella assunzioni, secondo la Manpower Group Employment Outlook Survey sulle prospettive occupazionali nel nostro Paese. Sarebbe l’undicesimo trimestre positivo di fila per i dati sulla occupazione (+7% rispetto al terzo trimestre del 2023, +7% rispetto al quarto trimestre del 2022).

Il settore energetico e la IT continuano ad essere il traino del mercato del lavoro (+31% e +29%) e tutti i settori della nostra economia mostrano previsioni positive a due cifre. Una notizia altrettanto importante è che evolve la cultura aziendale mettendo al centro la formazione professionale, la inclusione e il work life balance, quest’ultimo centrale per favorire l’equilibrio fra tempo di vita e di lavoro, dunque la genitorialità, nell’ottica di migliorare la produttività delle aziende.

Nello specifico, quando si tratta di migliorare la produttività dell’azienda, il 39% delle aziende ritiene si debba intervenire sullo sviluppo professionale delle persone con attività di formazione e aggiornamento. Per il 35% è utile migliorare l’equilibrio vita-lavoro, mentre il 29% si affida a una cultura lavorativa positiva che comprenda premi di produzione. Le aziende insomma si dirigono con convinzione verso il raggiungimento degli obiettivi ESG.

A livello geografico le prospettive occupazionali crescono sopratutto nel Nord-Ovest (+24%) e nel Nord-Est (+21%), più indietro il Centro (+14%) e il Sud (+13%). Per quanto riguarda il rapporto tra assunzioni e dimensioni delle aziende prevalgono le grandi imprese, perlomeno quelle con più di 250 dipendenti (+29% nelle prospettive d’assunzione). Il 38% delle aziende, inoltre, ritiene fondamentali le soft skills oltre alle competenze tecniche dei candidati, per esempio l’affidabilità e il senso di responsabilità nel portare a termine i propri compiti, il problem solving, la capacità di fare team, la resistenza allo stress e capacità di adattamento.