Elon Musk difende ‘Libs of TikTok’ dall’odio liberal
15 Giugno 2022
Libs of TikTok è un controverso quanto seguitissimo account Twitter gestito dalla newyorkese Chaya Raichik. Il canale riposta video pubblicati da utenti con idee liberal che discutono di gender identity e altri temi fortemente polarizzanti negli Usa. Nei giorni scorsi Raichik è stata ‘attenzionata’ da Twitter dopo che gli utenti avevano protestato per un thread sugli spettacoli delle drag queen dove sarebbero stati invitati anche dei bambini. Il mondo liberal accusa da tempo Raichik di incitare all’odio contro la comunità transgender.
Da dove arriva Chaya Raichik
Raichik si è conquistata una grande visibilità dopo aver denunciato di aver ricevuto “una dozzina di minacce di morte dai radicali di sinistra che mi accusano di essere una estremista del terrorismo interno”. Lunedì la donna ha postato lo screenshot di un messaggio ricevuto da un altro utente social che sostiene di averle spedito per posta una bomba fatta in casa perché “sostieni letteralmente i bigotti nazisti”. “Ciao @FBI,” ha twittato polemicamente la Raichik all’indirizzo della Agenzia, “sono stata minacciata con un tubo bomba, gentilmente potreste dare una occhiata a questo account?”.
La Raichik ha twittato anche di essere stata costretta a cambiare casa dopo le minacce di morte ricevute. “Ho deciso di trasferirmi in un luogo più sicuro fino a quando le acque non si saranno calmate”, ha scritto la donna, ringraziando chi la segue sui social. Parole che sono benzina sul fuoco dopo le minacce di morte degli attivisti transgender alla scrittrice J.K. Rowling. Ma soprattutto dopo l’operazione di polizia che ha portato all’arresto di 31 membri della milizia paramilitare Patriot Front. Si tratta di gruppo suprematista bianco accusato di voler organizzare un “riot” in occasione del pride LGBTQ nel nord dell’Idaho.
L’intervento di Elon Musk a difesa di Chaya Raichik
La notizia è che a un certo punto tra i commenti al tweet nel quale Raichik denuncia le minacce di morte spunta Elon Musk, il miliardario americano Ceo di Tesla che si prepara a incontrare i dipendenti di Twitter dopo l’offerta da 44 milioni di dollari per rilevare il social media. “Why?”, perché?, si chiede Musk prendendo evidentemente le difese della Raichik che aveva fatto notare come “Twitter non ha rimosso nessuno degli account che mi hanno minacciata”.
“Una piattaforma non può essere considerata inclusiva o equa se è sbilanciata nei confronti di metà del Paese”, rincara la dose Musk. Il Ceo di Tesla tra le righe sembra biasimare la giornalista liberal del Washington Post Taylor Lorenz. Lo scorso aprile aveva scritto un infuocato editoriale smascherando Raichik e dicendo che il suo account diffonde odio. L’impressione ancora una volta è che su Twitter si fanno figli e figliastri: si può essere bannati semplicemente per aver criticato i progressisti “woke” ma non succede nulla se qualcuno minaccia di morte i conservatori.
Le promesse di Musk per Twitter
Nei mesi scorsi, Musk ha annunciato che nel ‘suo’ Twitter verrà riammesso l’account di Donald Trump, bannato dal social dopo le vicende di Capitol Hill. Musk ha anche promesso di modificare le politiche sulla moderazione dei contenuti di Twitter una volta completata l’acquisizione della azienda. La sua crociata sul “free speech”, la difesa della libertà di parola sui social media, ha coinciso con l’annuncio del miliardario di voler votare in futuro per il Partito repubblicano. Raichik sostiene di avere avuto accesso a delle comunicazioni interne dei dipendenti di Twitter che si lamentano del fatto che il loro management non abbia ancora bannato Libs of TikTok dal social media. Polemiche su polemiche, in attesa dell’incontro tra Elon Musk e i suoi futuri dipendenti…