Eterologa, Roccella: “Legge necessaria per disciplinarla”

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Eterologa, Roccella: “Legge necessaria per disciplinarla”

20 Agosto 2014

"Le ordinanze di Bologna, oltre a segnalare un incongruo attivismo della magistratura su temi che toccano la salute degli italiani, come per il caso Stamina, non aggiungono nulla di nuovo a quello che già si sa". Lo afferma Eugenia Roccella, parlamentare Ncd e Vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera. "Si sa infatti, dalla sentenza della Corte Costituzionale, che l’eterologa è legale e che non ci sono sanzioni. Ma si sa anche, come ha detto autorevolmente il Prof. Lorenzo D’Avack, che chi la praticasse farebbe bene a munirsi di una batteria di avvocati per affrontare gli inevitabili contenziosi che si aprirebbero."

"Serve una legge non per ‘ammettere’ l’eterologa, – spiega – ma per disciplinarla e consentire che si faccia secondo regole omogenee di piena sicurezza per le coppie che vi accedono. Contrariamente a quanto ha detto il Tribunale di Bologna, le autorizzazioni della regione per l’eterologa sono necessarie, per centri pubblici e privati, non per la fecondazione in sé, ma per le procedure sanitarie di selezione del donatore."

"Eventuali linee guida (che secondo la legge 40 non necessitano la condivisione con le Regioni) non sono sufficienti a garantire la tracciabilità dal donatore al nato, essenziale per la salute delle donne e dei nascituri e per evitare casi di diffusione di malattie rare e gravi come avvenuto in Danimarca, su oltre 90 bambini; eventuali linee guida – continua Roccella – non sono sufficienti a ‘contare’ i nati dallo stesso donatore, specie nel caso dei gameti importati, un elemento esplicitamente richiesto dalla Corte Costituzionale; eventuali linee guida non sono sufficienti a evitare donazioni inconsapevoli fra consanguinei. Senza contare che linee guida che aggiungessero qualcosa al testo di legge, sarebbero impugnabili come già avvenuto con quelle firmate dal Ministro Sirchia.  Poiché la legge 40 non nomina la donazione, sarebbe impossibile regolare quest’ultima senza andare oltre il testo di legge."

"Con il decreto Lorenzin l’eterologa sarebbe già nei LEA e praticabile nei centri pubblici e privati. Credo però che il Parlamento, se c’è la volontà politica,  – conclude – possa benissimo, grazie a un accordo di maggioranza, licenziare una legge in tempi molto stretti. Basta impegnarsi a farlo."