Ferrovie, quelle reti di trasporto che uniscono il Sud all’Europa

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Ferrovie, quelle reti di trasporto che uniscono il Sud all’Europa

Ferrovie, quelle reti di trasporto che uniscono il Sud all’Europa

22 Marzo 2023

Ferrovie, Mezzogiorno, Europa. Le reti transeuropee di trasporto (TEN-T) tessono la loro tela attraverso il continente europeo, unendo città, paesi e culture come mai prima d’ora. Come una gigantesca ragnatela di acciaio e asfalto, creano un’infrastruttura che sostiene l’economia e il progresso del Vecchio Continente. L’Italia, con la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, è un protagonista di primo piano di questa architettura.

Le reti transeuropee di trasporto rappresentano un’infrastruttura fondamentale per il nostro Paese. Una infrastruttura capace di garantire la mobilità di persone e merci attraverso il continente europeo, e di promuovere la coesione economica e sociale tra le diverse regioni italiane. Per la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, l’Italia svolge un ruolo chiave nel collegamento tra i diversi corridoi di trasporto europei. Può contribuire in maniera significativa all’espansione e all’efficienza delle TEN-T.

Ferrovie, le reti di trasporto europee e l’Italia

In generale, il nostro Paese è interessato da quattro corridoi che coinvolgono numerosi nodi urbani, aeroporti, porti marittimi e interporti. Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo attraversa il Mar Baltico, la Germania, le Alpi e l’Italia. Questo corridoio rappresenta uno dei principali assi di sviluppo delle “TENs” nel nostro paese. Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che si estende da Helsinki a La Valletta, è di fondamentale importanza per l’integrazione in Europa delle regioni italiane meridionali. In particolare, la Sicilia.

In questa direzione va il piano di investimenti del Gruppo FS per il potenziamento e l’ammodernamento della rete ferroviaria siciliana. Il piano prevede investimenti per circa 21 miliardi di euro fino al 2030. Un segnale importante dell’impegno delle istituzioni e delle aziende italiane nel sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare. “La Palermo-Catania, insieme alla Catania-Messina e al Ponte sullo Stretto, sarà un elemento chiave per il rafforzamento del corridoio Scandinavo-Mediterraneo,” ha sottolineato nei giorni scorsi l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris.

Gli investimenti europei e il Gruppo FS

La recente approvazione di nuove risorse da parte della Banca Europea degli Investimenti (BEI) per un totale di 3,4 miliardi di euro, insieme alle risorse del PNRR, rappresenta un sostegno concreto e significativo per il completamento della linea ferroviaria veloce tra Palermo e Catania. Questi investimenti, uniti agli sforzi delle istituzioni e delle aziende coinvolte, contribuiranno a ridurre le disparità infrastrutturali tra le diverse regioni italiane, favorendo l’intermodalità e l’interoperabilità delle reti dei trasporti.

Nel quadro della politica europea per la decarbonizzazione dei trasporti, inoltre, il potenziamento delle ferrovie in Sicilia va nella direzione dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici. Le reti TENs, in definitiva, rappresentano una importante opportunità per il rafforzamento dei processi di integrazione europea. Per il miglioramento della competitività tra le regioni italiane. E per la promozione di una mobilità sostenibile. Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo e gli investimenti nella rete ferroviaria siciliana costituiscono un esempio virtuoso di come le politiche europee possano contribuire a ridurre le disparità territoriali e a sostenere la crescita economica e sociale del Mezzogiorno italiano.