
Futura Expo, Prandini (Coldiretti): “Determinante per promuovere l’agricoltura sostenibile italiana all’estero”

21 Settembre 2023
Il 14 settembre c’era anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini alla presentazione di Futura Expo che si è svolta al Mimit con il ministro Urso. Agricoltura, agroalimentare, agritech sono tutti settori che saranno protagonisti della esposizione sulla sostenibilità in scena a Brescia dall’8 al 10 ottobre. Nelle precedenti edizioni dell’expo, Futura ha dedicato laboratori, workshop e approfondimenti al tema dell’agritech che quest’anno incrocia quello della tutela della sovranità alimentare nel nostro Paese.
Intervenendo al Mimit, Prandini ha sottolineato come “l’innovazione tecnologica” permette all’Italia di “sfidare il mercato globale” e “coprire nuove fasce di mercato”, connettendo il settore agricolo e le sue filiere in un modo sempre più sostenibile. Prandini ha anche elogiato la forza imprenditoriale del mondo agricolo lombardo e in particolare della provincia bresciana, definendola un traino per tutto il Paese vista la capacità di trasmettere oltre i confini regionali “alti livelli di innovazione e competenze avanzate”.
In Lombardia e nella provincia di Brescia, la tecnologia in continua espansione sta ridisegnando la questione della sovranità alimentare, assumendo un ruolo centrale nel gestire le pratiche agricole con più efficienza e in un’ottica sostenibile. Secondo i dati forniti dal Sole 24 Ore sulla base degli studi del Politecnico di Milano, la Lombardia è in testa nella distribuzione geografica delle nuove start-up dell’agritech (20%).
In un territorio dove la tradizione si intreccia con l’innovazione, si fanno strada strumenti all’avanguardia per lo sviluppo delle imprese agricole: sistemi di irrigazione più efficienti e agricoltura di precisione con l’ausilio di droni, AI, monitoraggio satellitare delle colture, e ancora l’utilizzo della identificazione a radiofrequenza (RFID), delle interfacce di comunicazione (NFC), insieme all’Internet delle cose (IoT) favoriscono la tracciabilità e la trasparenza lungo tutta la filiera alimentare, contribuendo a preservare risorse preziose come l’acqua e ad aumentare la fertilità del suolo.
Anche la Blockchain, pietra miliare della trasformazione digitale, può aggiungere nuovi livelli di sicurezza alimentare, riducendo gli sprechi e garantendo che i prodotti agricoli arrivino a destinazione in condizioni ottimali. In Italia il 75% delle soluzioni digitali per la tracciabilità alimentare è abilitato da tecnologie innovative e il 17% di queste è proposto da startup, che in questo ambito offrono principalmente soluzioni basate su tecnologia blockchain. Grazie a tutti questi progressi, dunque, si rafforza la produttività agricola e al tempo stesso si tutela l’ambiente.
Con lo sviluppo della agricoltura idroponica e dell’agricoltura verticale, poi, che puntano a trasformare l’idea che abbiamo dello spazio urbano e agricolo, cambierà anche il paesaggio, valorizzando i centri di produzione alimentare più avanzati. Il potenziale delle biotecnologie, infine, è elevato, può consentire alle comunità di accedere a cibo fresco e di provenienza locale, anche in territori dove la l’agricoltura tradizionale incontra dei limiti.
L’agricoltura è stata per secoli la spina dorsale del nostro si sistema economico, quello italiano è ancora un patrimonio agricolo ricchissimo che negli ultimi anni ha vissuto una significativa trasformazione proprio grazie alle tecnologie applicate all’agricoltura. Le pratiche agricole tradizionali si fondono con l’innovazione tecnologica all’avanguardia per migliorare i diversi aspetti della vita e della produzione agricola, dal monitoraggio digitale delle colture alla gestione del bestiame. La digitalizzazione attraverso l’utilizzo di dati provenienti da sensori, satelliti e droni permette di monitorare la salute delle colture, le condizioni del suolo e i modelli meteorologici. Gli agricoltori possono prendere decisioni informate nei processi di irrigazione, fertilizzazione e controllo dei parassiti, riducendo gli sprechi e massimizzando i rendimenti.
L’agritech può incorporare la robotica e l’automazione in attività come la semina, il raccolto e il diserbaggio, riducendo i costi della manodopera. Anche l”ingegneria genetica e le biotecnologie rientrano tra le scienze in grado di aiutare a creare colture con determinate caratteristiche, più resistenti e con migliore contenuto nutrizionale. La logistica e la distribuzione dei prodotti agricoli possono uscirne migliorate riducendo gli sprechi alimentari e garantendo che i prodotti più freschi arrivino ai consumatori.
Le aziende agricole, dunque, aumentano la loro efficienza, la propria sostenibilità e la produttività del settore agricolo. Inclusione e resilienza sono le parole chiave alla base dei nuovi sistemi alimentari, dove le tecnologie digitali diventano uno strumento per collegare le comunità, condividere le conoscenze e fare rete in uno spirito di cooperazione. Secondo Prandini “l’agricoltura italiana è prima al mondo quando si parla di sostenibilità ma il nostro modello va comunicato di più all’estero. In questo senso manifestazioni come Futura Expo possono svolgere un ruolo determinante”.
Innovazione e sviluppo tecnologico, la sostenibilità come nuovo paradigma che guida il turismo enogastronomico, la qualità come motore dello sviluppo, lo spazio come nuova frontiera dell’agricoltura, sono solo alcuni dei temi che saranno approfonditi nel corso della esposizione bresciana. Agricoltura di qualità, tutela dell’ambiente, sviluppo sostenibile, economia circolare sono le sfide che gli imprenditori agricoli italiani stanno affrontando per imporsi nella competizione globale. (Fine della sesta puntata, continua…)
Leggi la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta puntata del nostro speciale su Futura Expo.