
Giù le nascite anche nel primo quadrimestre del 2023

28 Giugno 2023
I nuovi dati dell’Istat confermano il calo demografico in Italia. Nel primo quadrimestre del 2023, le nascite sono scese del 1,1% rispetto allo stesso periodo del 2022 (117.857 nuovi nati a fronte di 119.185). 1.328 il saldo in negativo. L’ultimo anno con saldo positivo delle nascite nel nostro Paese risale al 2008. Da allora, abbiamo registrato un calo di circa 184mila nati. Le ragioni sono molteplici, come ricorda Gian Carlo Blangiardo, già presidente dell’Istat, che sottolinea comunque come “i dati mensili sono soggetti ad oscillazioni e a volte risentono anche di qualche ritardo da parte delle comunicazioni dei comuni”.
Meno nascite, le ragioni sono molteplici
Il trend demografico negativo è comunque un fatto. Tra le cause, la riduzione della popolazione femminile feconda. Le donne più giovani che fanno meno figli, mentre quelle più mature debbono fare i conti con una “capacità riproduttiva inferiore” per cui si fermano spesso al primo figlio. Va tenuto presente anche il fattore “legittimo e comprensibile” della “aspirazione delle giovani donne circa la autorealizzazione professionale” che cozza spesso con la genitorialità. Poi c’è il contesto socio-economico, quindi la necessità di asili, le opportunità nel mercato del lavoro e l’occupazione, infine il fattore culturale. Secondo Blangiardo, i giovani non riescono a fare un “salto di mentalità” anche perché sono stati “più seguiti e cullati” rispetto alle generazioni precedenti, escono “tardi di casa e mai del tutto”.
Meloni: Governo c’è e farà la sua parte
Ieri la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato un messaggio a “Demografica. Popolazione, persone, natalità: Noi domani”, l’evento organizzato dall’Adnkronos presso il Palazzo dell’Informazione. “Vincere l’inverno demografico, ci ha ricordato Papa Francesco, significa combattere qualcosa che va ‘contro le nostre famiglie, contro la nostra Patria, e anche contro il nostro futuro'”, scrive Meloni. “Questa è la nostra sfida. Una sfida ambiziosa, ma che non abbiamo paura di affrontare. Il Governo c’è ed è pronto a fare la sua parte”.