Giustizia, tempi biblici e divario Nord Sud deprimono imprese e investimenti
18 Ottobre 2022
Una giustizia più efficiente corrisponde a un orizzonte in cui la crescita economica incontra meno ostacoli. Eppure, nonostante ormai questo dato sia ampiamente acquisito, non solo in Italia i tempi della giustizia civile continuano a essere troppo lunghi. Anche su questo fronte, però, esiste un divario tra Nord e Sud che è ancora lontano dal colmarsi.
I tempi dei processi civili in Italia sono un problema irrisolto e una pesante zavorra per lo sviluppo imprenditoriale. Lo sono però in misura ancora maggiore per le regioni del Mezzogiorno.
L’obiettivo di intervenire sui tempi e ridurre il divario tra le diverse aree del Paese è contenuto all’interno del Pnrr: il tema infatti è da tempo dibattuto e rappresenta un problema strutturale in grado di incidere pesantemente sullo sviluppo delle energie imprenditoriali. Recentemente però la Banca d’Italia ha diffuso un report che mette l’accento sulla dimensione delle differenze tra i tempi della giustizia civile tra Nord e Sud.
I tempi della giustizia inibiscono lo sviluppo economico
La durata effettiva dei procedimenti civili è nella media nazionale di 479 giorni. Nei tribunali del Centro Nord, i tempi si abbassano però a 359 giorni, mentre al Sud e nelle Isole si arriva a lungaggini allarmanti, con la media di 661 giorni. Un dato che è il doppio di quello fatto registrare dalle regioni settentrionali. Lo studio di Bankitalia individua tra le cause della maggiore lentezza dei procedimenti al Sud, nonostante il numero favorevole di giudici rispetto alla popolazione, lo scarso ricorso al processo civile telematico e l’alto tasso di mobilità dei magistrati. Al contrario, i tribunali del Centro Nord, maggiormente digitalizzati, riescono a essere più produttivi, anche a fronte di un numero inferiore di magistrati.
Il problema, aggravato dal divario Nord Sud, resta comunque strutturale: i tempi della giustizia civile italiana sono più che doppi rispetto a quelli di Spagna, Francia e Germania. Per arrivare a una sentenza definitiva ci vogliono in media più di sette anni, rispetto ai circa tre degli altri paesi europei. Lunghezza, inefficienza, incertezza e costi dei processi spingono lontano dal nostro Paese i potenziali investitori dall’estero, deprimendo anche lo spirito imprenditoriale nostrano.