Guerriglia sulla A1, lo Stato intervenga subito per arrestare i teppisti e paghino i danni di tasca loro

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Guerriglia sulla A1, lo Stato intervenga subito per arrestare i teppisti e paghino i danni di tasca loro

Guerriglia sulla A1, lo Stato intervenga subito per arrestare i teppisti e paghino i danni di tasca loro

09 Gennaio 2023

La teppa del calcio italiano torna protagonista con la guerriglia incivile di ieri sulla A1, nella area di servizio di Badia al Pino, vicino ad Arezzo. I teppisti travestiti da tifosi del Napoli e della Roma si sarebbero dati appuntamento sulla Autostrada del Sole per menarsi e minacciare la sicurezza dei cittadini. La violenza è l’unico linguaggio idiota che conosce questa marmaglia.

La polizia ha bloccato la A1 per tutelare l’incolumità degli automobilisti. Il tratto autostradale è rimasto bloccato per 50 minuti. Grazie alle telecamere i teppisti possono essere identificati. Vanno arrestati subito. Debbono pagare di tasca loro la chiusura della Autostrada e i danni economici che continuano a infliggere al nostro Paese. “Noi abbiamo uno Stato, e lo Stato c’è per garantire la sicurezza a tutti i cittadini,” ha detto Marisa Grasso, la vedova dell’ispettore Raciti.

Raciti morì nel 2007 in servizio durante uno scontro fra teppisti. “Mi hanno fatto promesse che nessuna famiglia avrebbe vissuto quello che abbiamo vissuto noi. Ci sono stati i primi cambiamenti, purtroppo ieri si è verificata un’azione inaccettabile e il governo di oggi deve dare delle risposte immediate”, ha detto ancora Marisa Grasso. Nessuna rassegnazione.

“La avverto anch’io, ma non deve accadere, non possiamo ricadere nella rassegnazione, fa comodo far passar questi segnali e non dare risposte, non è giusto per chi ha perso la vita. Ieri ci sono stati segnali di guerriglia urbana, di terrorismo, di violenza inaccettabili in uno Stato civile”, ha aggiunto Grasso. Lo Stato intervenga subito e con durezza per punire la teppa e garantire la sicurezza a tutti i cittadini. La risposta deve essere immediata.