I conservatori vincono le elezioni in Giappone nel nome della spesa militare

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I conservatori vincono le elezioni in Giappone nel nome della spesa militare

I conservatori vincono le elezioni in Giappone nel nome della spesa militare

11 Luglio 2022

Il Partito liberal-democratico ha vinto le elezioni in Giappone grazie alla guida del proprio leader e primo ministro Fumio Kishida. Al round elettorale per il rinnovo della Camera dei Consiglieri, la Camera alta del parlamento, la coalizione di governo ha ottenuto 63 dei 125 seggi in palio, garantendosi così a maggioranza dell’aula composta da 248 senatori. All’opposizione si consolida la posizione del Japan Innovation Party e si indebolisce quella del Partito democratico costituzionale. L’affluenza alle urne ha raggiunto il 51,58%, superiore al 48,8% delle precedenti elezioni a dimostrazione che anche nel 2022 si possono convincere i cittadini a partecipare alla vita pubblica.

Kishida, molto probabilmente, riuscirà a portare a compimento le proprie promesse elettorali. Tra le più note ci sono l’adesione al “new capitalism”, quindi un capitalismo mitigato da un forte stato sociale, e il raddoppio della spesa militare.

Grazie al risultato di queste elezioni, quindi dovrebbero esserci i numeri per modificare la Costituzione pacifista del Giappone. Questa riforma, che era già nelle intenzioni di Shinzo Abe, ex premier tragicamente ucciso pochi giorni fa, è infatti condivisa con parte dell’opposizione. Così come l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, anche questo scenario potrebbe contribuire a cambiare lo scenario geopolitico globale che si conferma in continua evoluzione. La Cina guarda ovviamente con sospetto questo cambiamento. Anche perché Biden, per una vota sulla scia di Trump, sta spingendo affinché si rinforzi il Quad. Va ricordato che il Dialogo quadrilaterale di sicurezza un’alleanza strategica informale che unisce Australia, Giappone, India e Stati Uniti.