I Ros, Messina Denaro e quel Paese strano
17 Gennaio 2023
Neanche il tempo di catturare “Diabolik”, Messina Denaro, e scatta la canea sull’accurduni bis. Lo Stato sapeva, Messina Denaro si è fatto arrestare. Certo che siamo proprio un Paese strano. Le nostre strutture della forza catturano l’ultimo dei corleonesi, i magistrati si tolgono “l’ultimo debito che avevamo con lo Stato e i cittadini”. Almeno per un giorno, non tanto, un giorno solo, popolo ed elite, i cittadini che non sparano non ammazzano, potrebbero festeggiare insieme.
In America dicono right or wrong, my country. Giusto o sbagliato, è il mio paese. Qualunque cosa accada, mi sta bene, perché il mio Paese lo amo. In Italia questo amore è un po’ malato. Questa patria sempre dimezzata. C’è subito qualcuno che deve fare dietrologia, rimestare nel torbido, fare la lezione al ministro di turno chiedendogli di venire a riferire in Parlamento. S’è ‘mbrugliata a matassa potrebbe diventare il nuovo inno nazionale.
Più la lezione è fuori dalle regole, scioccante, più, in realtà, è già sentita, vista e digerita. L’incursione provoca la reazione, la risposta a tono di chi è stato tirato in ballo. Altre dure prese di posizione. “Quelli che stanno facendo il complottismo è per attaccare il governo” dice Meloni. Alla legittima reazione, il dietrologo risponderà che in Italia non si può più aprire bocca, né dire la verità, anzi, che ‘o sistema t’ancatena, ti silenzia, ti tappa la bocca.
A quel punto spunta sempre qualche opinion leader o grande giornale pronto a lodare il bastian contrario, chi ha ‘il coraggio di andare controcorrente’. Così ogni volta si torna sempre al punto di partenza. Un Paese disunito che neppure per un giorno riesce mai a godersi un successo, un risultato.
Messina Denaro è stato avvicinato da un colonello dei Ros nel viottolo dell’ospedale dove andava a farsi curare per problemi oncologici. Quando ha capito che lo Stato lo aveva catturato, come per i criminali quando sanno che è finita, non ha opposto resistenza. Se lo sono portato via, col berretto calato sulla testa e l’orologio insanguinato da 35mila euro al polso. Ci sarà tempo per le risposte, i processi, le trame. Ieri, oggj, è festa dello Stato, viva il Gis, i Ros e la Repubblica.