
I Vigili del Fuoco: la Storia del Corpo nel nuovo libro di Rubbettino

22 Marzo 2023
Lo scorso 13 marzo si è svolto a L’Aquila l’evento L’Aquila e i Vigili del Fuoco: come nasce un rapporto speciale organizzato dalla Fondazione Magna Carta con il patrocinio del Comune nel corso del quale è stato presentato il volume Il Corpo Nazionale Italiano dei Vigili del fuoco, edito da Rubbettino. “Abbiamo scelto L’Aquila in virtù del legame che la città ha instaurato con il Corpo dei Vigili del Fuoco durante e dopo il tragico terremoto del 2009” ha dichiarato il presidente di Magna Carta Gaetano Quagliariello a margine dell’evento, tanto da arrivare a definire il capoluogo abruzzese la “capitale morale” del Corpo.
Presenti Guido Bertolaso, all’epoca della tragedia Capo del Dipartimento della Protezione Civile e successivamente Commissario straordinario per l’emergenza, Emanuele Prisco, Sottosegretario all’Interno, Laura Lega, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi, Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila e Fabio Dattilo, già Capo del Corpo.
Il libro, storia di un Corpo “nazional-popolare”
Ultimo di quattro volumi, Rubbettino ha recentemente pubblicato un libro che ricostruisce la Storia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1982 al 2022. Il libro delinea le principali caratteristiche dell’istituzione più riconoscibile e più amata dagli italiani. Dal percorso di formazione del singolo vigile, fino alle azioni di gruppo e alle varie specializzazioni esistenti all’interno del Corpo. Un lavoro di concerto fra gli autori e gli stessi Vigili, di ricerca e documentazione scientifica che restituisce un’immagine assolutamente completa.
Una presenza costante
Non c’è tragedia che nella memoria degli italiani non contempli immagini che ritraggono, fra i soccorsi, gli interventi dei Vigili del Fuoco. Sono immediatamente riconoscibili. Non solo per l’inconfondibile divisa, ma anche per la velocità con la quale raggiungono i luoghi dell’emergenza. Dagli eventi sismici agli incendi, dai crolli di importanti infrastrutture alla gestione dei flussi migratori nelle zone più interessate dal fenomeno.
Non c’è occasione di emergenza alla quale il Corpo si sottragga, specie in un Paese geologicamente interessato, in particolare, da intensi fenomeni sismici, da frane e alluvioni. Chi non ricorda le immagini del terremoto de L’Aquila o di quello del Centro Italia? Del crollo del Ponte Morandi a Genova e dell’incidente della Costa Concordia? Eventi mediatici a lungo seguiti anche dalle cronache, ma senza dimenticare gli interventi che, sfortunatamente, funestano la quotidianità nel nostro Paese. Quelli menzionati poc’anzi sono solo alcuni degli eventi che il libro ricostruisce dal punto di vista di chi vive direttamente l’azione e che costituiscono un’importante aggiunta nell’insieme della narrazione.
Nella Storia del Corpo anche la Storia d’Italia
Nell’accurata ricostruzione cronologica degli eventi di intervento più rilevanti, non può sfuggire all’attenzione del lettore una fatale coincidenza con alcuni degli eventi che più hanno segnato anche la Storia del nostro Paese. Senza andare necessariamente troppo lontano nella memoria, pensiamo all’emergenza generata dall’epidemia da Covid 19. Tali affinità sono ancora più visibili in questo volume rispetto che nei precedenti, data la vicinanza temporale degli eventi esposti. Il racconto si fa decisamente più nitido, costituendo un (mesto) richiamo alla memoria collettiva.
L’evoluzione del Corpo e la sfida della contemporaneità
Il libro in questione, tuttavia, non si limita a essere un’esposizione di un triste succedersi di tragedie. Interi capitoli sono dedicati all’evoluzione che il Corpo subisce costantemente, aggiornandosi per meglio intervenire in un Paese (e in un Mondo) in continua mutazione. Si parla dell’organizzazione interna alle sedi dislocate sul territorio nazionale, dei Centri Studi che puntano alla modernizzazione senza compromettere l’importanza di una lunga tradizione. Ma anche della preparazione fisica e atletica che il Vigile del Fuoco è tenuto a raggiungere, per ottimizzare le azioni che richiedono la sua presenza. Un intero capitolo è inoltre dedicato all’attività sportiva del Corpo.
Insomma, il volume è la “celebrazione di una missione” che, sotto nomi e forme differenti dal tempo della sua fondazione, ha rivestito un ruolo primario nelle situazioni d’emergenza nel nostro Paese. E, sfogliando le pagine del libro, ci si rende conto di quanto ancora il Corpo abbia da raccontare.