Il binge watching è assicurato con Harry Quebert
01 Ottobre 2022
La verità sul caso Harry Quebert arriva sugli schermi italiani nel 2019, trasmessa da Sky Atlantic. Un crime drama in 10 puntate attesissimo dal pubblico essendo la trasposizione di un romanzo di grande successo. Solo in Italia, il romanzo omonimo del giovanissimo autore svizzero Joël Dicker ha venduto più di 800 mila copie. Le attese e le aspettative sulla serie tv vengono alimentate anche dal fatto che tra i protagonisti c’è l’amatissimo ex Derek Shepherd di Grey’s Anatomy, Patrick Dempsey.
Il mistero di Nola Kellergan
È il 30 agosto del 1975 e siamo ad Aurora, nel New Hampshire. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare. Trent’anni dopo le indagini vengono riaperte e inizia la ricerca della verità sul caso Harry Quebert. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, nel pieno di un blocco creativo, si rivolge al suo mentore, Harry Quebert, uno degli autori più stimati del paese, nella speranza di ritrovare l’ispirazione per poter consegnare in tempo il suo nuovo libro.
Marcus si ritroverà a doversi districare tra indizi e minacce per sostenere l’innocenza del suo mentore, nonché unico amico. Nella villa di Harry la polizia dopo trent’anni ha rinvenuto il corpo della giovane Nola Kellergan, scomparsa nel 1975. Tra Harry e Nola si era consumata una relazione definita e descritta come proibita, anche per via della differenza d’età. Così lo scrittore diventa ben presto l’indiziato principale, e viene accusato di omicidio.
Un ponte tra passato e futuro
A Marcus il compito di investigare: tra i libri del suo maestro, nel passato degli stimati abitanti di Aurora, con il solo obiettivo di salvare Harry, la propria carriera e forse anche se stesso. Marcus Goldman affonderà le mani nel passato del suo professore, che da uomo di successo si trasforma in una figura controversa, e nell’intricata rete di rapporti con i membri della piccola e mormorante comunità di Aurora. Marcus getta come un ponte tra passato e presente con l’unico obiettivo di arrivare alla verità.
In un’intervista, Dicker ha affermato che con il suo romanzo puntava a ottenere sui suoi lettori lo stesso effetto che ha avuto su di lui la serie TV Homeland. “Vedi una puntata, poi un’altra, poi cominci a fare delle stupidaggini tipo vederne quattro di fila di notte così il giorno dopo non riesci a lavorare… La mia ambizione era ottenere lo stesso risultato con un libro”.
Una puntata tira l’altra
Ed è presto detto: la miniserie La Verità sul caso Harry Quebert riesce a regalare colpi di scena a ripetizione, innalzando notevolmente la suspense e la voglia di proseguire puntata dopo puntata. La regia della serie tv è stata affidata a Jean-Jacques Annaud, regista francese di film di culto come Il nome della Rosa e Sette anni in Tibet oggi convertito alla tv. Annaud con la sua esperienza riesce ad inscenare alla perfezione un thriller che si muove tra presente e passato.
Quando Marcus ascolta i racconti degli abitanti del luogo dove si è consumato il crimine lo spettatore viene catapultato negli anni Settanta anche grazie a un sapiente uso della fotografia. Insomma, regia e interpretazione confezionano 10 episodi dove si spinge continuamente sull’acceleratore. Chi ha ucciso Nola? Harry Quebert è colpevole o innocente? Il binge watching è assicurato.