Il Lavoro, le Grandi Dimissioni e l’Italia dei “quite quitters”

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Il Lavoro, le Grandi Dimissioni e l’Italia dei “quite quitters”

Il Lavoro, le Grandi Dimissioni e l’Italia dei “quite quitters”

05 Novembre 2022

Gli italiani non amano granché il proprio lavoro, vorrebbero cambiarlo ma hanno scarse competenze. A cominciare dall’inglese. È quanto emerge dal libro bianco di Twenix sui “quiet quitters“, quelli che vorrebbero abbandonare silenziosamente il loro lavoro.

La ricerca conferma il trend emerso dopo il covid negli Usa e parzialmente in Europa, il fenomeno della “Great Resignation”. Le dimissioni di massa che dal 2021 interessano le società occidentali, mostrando uno dei tanti volti del cambio di paradigma nel lavoro che stiamo attraversando.

L’epoca dell’impegno, dello sforzo, l’etica del sacrificio cedono il passo alla ricerca di una occupazione che permetta di conciliare meglio tempo di vita e di lavoro. Negli Usa, Gallup rileva che la metà degli americani vorrebbe dimettersi, mentre la percentuale media di engagement sul lavoro a livello globale è del 21%. L’Europa è ultima tra i continenti con il 14%. L’Italia ultima al 4%.

Secondo Twenix, Millennials e Generazione Z, alle prese con la instabilità del mercato del lavoro, convinti che dia meno opportunità di crescita, tendono a cercare altrove la loro realizzazione personale. Le imprese dunque dovrebbero adattarsi meglio al cambio di paradigma. Le leadership aziendali e gli uffici del personale provare ad assecondare il cambiamento in atto, favorendo nuove dinamiche lavorative.

L’home office, il welfare aziendale, la formazione continua, i benefit, lo smart working, sono solo alcuni dei temi sul tavolo. Certo è che senza la sana fatica del lavoro non andremo molto lontano. Se non lavoriamo tutti e di più non ci sarà crescita. E un discorso a parte lo merita la formazione aziendale. Organizzare corsi in inglese vecchia maniera non serve a molto. Quello che serve è un sapere pratico, agile.

Il 93% degli intervistati da Twenix sa che l’inglese è importante ma il 52% si blocca nel momento di intavolare una conversazione.