
Il politicamente scorretto alla frutta, arrivano i “nazisti buoni”

30 Aprile 2022
Siamo nell’Italia del 2022, un conflitto si sta abbattendo sul Continente dopo decenni di pace e stabilità e dalle pagine del Fatto Quotidiano apprendiamo che Massimo Fini ritiene che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’esercito tedesco tenne un comportamento corretto nell’occupazione dell’Italia. Un’operazione, questa di Fini, che non può che essere definita quantomeno revisionista. Come se fosse possibile parlare seriamente di “nazisti buoni”.
A una tale provocazione non ha potuto non rispondere Ruth Dureghello, presidentessa della Comunità Ebraica di Roma.
È negazionismo affermare come fa Massimo Fini sul Fatto che in Italia le SS si comportarono con correttezza.
Le deportazioni degli ebrei o le Fosse Ardeatine non sono episodi casuali, ma l’essenza dell’ideologia nazista che oggi qualcuno vuole banalizzare difendere e promuovere.— Ruth Dureghello (@dureghello) April 29, 2022
Una tale dichiarazione non poteva che scatenare quantomeno lo sgomento dell’opinione pubblica e politica. Fini, infatti, scrive che al netto degli orrori commessi a Marzabotto e Stazzema, le SS non possano essere accusate di ulteriori brutalità. Inoltre, rincara la dose affermando che, piuttosto, l’occupazione del territorio italiano non avvenne ad opera tanto dei tedeschi, quanto degli Alleati. Pur di parlare male dell’Occidente, alcuni dicono di tutto. Sono parole che non possono che lasciare sgomenti, a neanche una settimana dai festeggiamenti del 25 aprile.