
Il Vegetal Pavilion di Futura Expo emblema dello sviluppo sostenibile

09 Settembre 2023
Futura Expo, il più importante appuntamento italiano dedicato alla sostenibilità che si terrà a Brescia dall’8 al 10 ottobre, è la prima esposizione a emissioni zero del nostro Paese. Un evento che guida l’evoluzione del settore fieristico e degli eventi italiano verso la piena sostenibilità ambientale. L’approccio etico dell’Expo bresciano è basato sui principi del Life Cycle Thinking, un atteggiamento climaticamente responsabile e consapevole che, partendo dalla progettazione dallo sviluppo degli spazi espositivi e tenendo sotto controllo l’intero ciclo di vita di prodotti, servizi e processi, punta a ridurre al minimo le emissioni e l’impatto ambientale dell’evento. Un criterio che si estende alla selezione dei partner e alle catene di fornitura.
Questa strategia ‘olistica’ permette a Futura di ridurre al minimo la propria carbon footprint. L’incarnazione emblematica dell’approccio bresciano è il Vegetal Pavilion, 15mila metri quadrati di paesaggio naturale con oltre 500 piante che reinterpretano in chiave sostenibile l’idea di un evento di grandi dimensioni. Un allestimento originale, vegetale e carbon neutral certificato, che si propone come modello di biodiversità, un invito a immaginare come potrebbero essere le città del futuro ibridando tessuto urbano e naturale. È una sorta di richiamo alle origini storiche delle esposizioni universali del XIX secolo, i grandi padiglioni parigini e londinesi dove convergevano i temi e le innovazioni all’avanguardia dell’epoca.
Gli ospiti e i visitatori di Futura possono esplorare il Vegetal Pavilion mentre si confrontano su idee e progetti imprenditoriali, muovendosi all’interno di uno spazio orientato al benessere della persona. Il padiglione è la rappresentazione tangibile della coesistenza armoniosa che può esserci tra ambiente naturale, sviluppo economico e innovazione tecnologica. Natura, uomo e benessere: una combinazione in grado di garantire la crescita e conservare il nostro modello economico e produttivo, innovandolo. Fondendo il verde del padiglione con il design all’avanguardia, Futura Expo indica ai visitatori qual è il potenziale della architettura sostenibile, un settore dove il comfort si nutre di equilibrio ecologico.
In questo contesto si inseriscono anche i duecento metri quadri di spazio previsto per la Smart Academy di Futura dedicata ai giovani, grandi protagonisti della esposizione insieme alle imprese. Un freeing space inclusivo, secondo l’architetto e progettista Raffaela Laezza, senza pareti, delimitato dal verde e dagli alberi presi a simbolo di una nuova generazione che cresce. Le macro-aree esperienziali dell’Expo sono dedicate a diversi temi come l’agricoltura e l’agritech, il patrimonio enogastronomico e la conservazione dell’ambiente, il rapporto tra manifattura, impresa e creatività, la casa green e i sistemi di trasporto sostenibili, tra le altre.
Le macroaree funzionano come una piattaforma in grado di favorire la condivisione delle conoscenze, l’innovazione e la collaborazione tra partner e partecipanti. Gli organizzatori della esposizione hanno anche previsto “isole”, nicchie dedicate alle PMI che cercano strumenti e conoscenze utili a perseguire la strada della sostenibilità attuando pratiche commerciali responsabili. Futura riconosce l'importanza di bilanciare la missione primaria di una azienda, ovvero generare utili, con il benessere degli individui e la cura dell’ambiente. La prosperità economica può essere raggiunta senza compromettere la vita a lungo termine delle comunità e degli ecosistemi. L’idea di spazio che guida Futura Expo comprende quindi i tre aspetti cardine del principio di sostenibilità: ambientale, sociale ed economico. (Fine della seconda puntata, continua…)
Leggi la prima e la seconda puntata del nostro speciale su Futura Expo.